\” La \’ndrangheta continua ad affermare la sua signoria territoriale nella mia terra. Altre due intimidazioni hanno colpito amministratori del reggino: precisamente a Monasterace e Polistena. Nel Comune governato dal Sindaco Lanzetta, già minacciata nei mesi scorsi, è stata bruciata questa volta la macchina del capogruppo di maggioranza. A Polistena, invece, sono stati sparati diversi colpi di fucile contro l\’auto dell\’assessore ai lavori pubblici della giunta Tripodi. A loro rivolgo un pensiero affettuoso e l\’invito a non mollare.
Non dobbiamo cedere alla paura: DOBBIAMO COMBATTERE LA \’NDRANGHETA. La magistratura in Calabria lavora benissimo: ciò che manca è una risposta collettiva, forte e decisa. Servono le denunce degli imprenditori e dei commercianti: non parole generiche, ma fatti concreti. Se non usciamo dalle contiguità, le mafie guadagneranno sempre di più il governo del territorio. Non lo possiamo permettere, dobbiamo ORGANIZZARE IL CORAGGIO. Capisco, e bene, chi ha paura e chi ha scelto il silenzio: ma non possiamo più vivere come gli struzzi. Occorre regire con fermezza. Scegliamo la Speranza: ri-costruiamo la Calabria e il Sud. Cambiamo insieme l\’Italia\”
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Fonte : Il Quotidiano della Calabria – Incendiata l\’auto alla capogruppo della maggioranza che sostiene al Comune il sindaco Maria Carmela Lanzetta, che nei mesi scorsi fu al centro di una campagna di minacce culminata nelle dimissioni. L\’amministrazione era rimasta in carica dopo le rassicurazioni e la visita in paese del ministro dell\’Interno
MONASTERACE (RC) – Persone non identificate hanno incendiato poco prima dell’alba a Monasterace, nella locride, l’auto di Clelia Raspa, capogruppo della maggioranza che sostiene al comune il sindaco Maria Carmela Lanzetta. La vettura, un’Alfa Romeo Mito, che era parcheggiata nelle vicinanze dell’abitazione della donna, è stata danneggiata nella parte posteriore. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Indagano i carabinieri.
Clelia Raspa è medico e presta servizio nella sede Asp di Locri. Il sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, alla quale nel giugno del 2011 a pochi mesi dall’elezione, avevano incendiato la farmacia di sua proprietà e che nello scorso mese di marzo era stata nuovamente minacciata, aveva deciso di dimettersi dalla carica. Dopo la decisione del sindaco Lanzetta si era scatenata un’ondata di reazioni e il comune della locride aveva ospitato la visita del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, della Commissione antimafia e del leader del Pd, Pier Luigi Bersani. Mobilitazione che aveva portato il sindaco Lanzetta, alla quale era stata rafforzata la scorta, a ritirare le dimissioni.
Colpi di fucile contro l\’auto di un assessore a Polistena
Vittima dell\’intimidazione Domenico Muià, titolare della delega ai Lavori Pubblici nella giunta guidata da Michele Tripodi. La vettura era parcheggiata nel cortile della sua abitazione
POLISTENA (RC) – Quattro colpi di fucile calibro 12 sono stati sparati la notte scorsa, a Polistena, contro l’auto dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Domenico Muià. La vettura si trovava parcheggiata all’interno del cortile dell’abitazione dell’assessore. A dare notizia dell’episodio è il sindaco di Polistena Michele Tripodi che, in una nota, esprime «all’assessore Muià ed a tutta la sua famiglia piena e fraterna solidarietà. L’azione compiuta – prosegue Tripodi – oltre che rappresentare un gravissimo atto di intimidazione contro una persona impegnata nelle istituzioni con onestà, impegno e diligenza al servizio dei cittadini, si inquadra in un disegno terroristico-mafioso che punta a condizionare il lavoro trasparente dell’Amministrazione Comunale democraticamente eletta dal popolo. Non ci lasceremo intimidire e auspichiamo che gli autori materiali ed i mandanti vengano individuati e consegnati alla giustizia. Rassicuriamo i cittadini che andremo avanti uniti più di prima e staremo a fianco dell’assessore Muià, della sua famiglia e di tutti quei cittadini, imprese, lavoratori, associazioni che come noi hanno compiuto la scelta di stare schierati dalla parte della legalità contro le mafie».