Pino Masciari: Quella dell\’imprenditrice siciliana è storia che si ripete. Chi denuncia viene abbandonato, gradualmente, dallo Stato. All\’inizio vengono ridotte le misure di sicurezza, quelle più semplici; poi col passare del tempo viene ridotta la scorta, l\’auto blindata e la sicurezza viene sempre meno. Burocrazia e soprattutto pressione psicologica da chi invece dovrebbe difendere i cittadini onesti…….e le mafie ringraziano!
Mafia, imprenditrice Valeria Grasso «Cammino in un’auto non blindata»
«Io la scorta così nella città di Palermo non la voglio. Cammino in un’auto non blindata, ci sono due padri di famiglia che rischiano la vita, per me è una spesa inutile».
A dirlo è Valeria Grasso a margine di una conferenza stampa indetta nella sede di Palermo di Idv per denunciare il silenzio delle istituzioni dinanzi alle intimidazioni ricevute dall’imprenditrice palermitana testimone di giustizia, tornata a Palermo da qualche mese.
«Più che nel terrore vivo nella delusione – aggiunge – Fino a qualche mese fa vivevo in una località protetta, nessuno sapeva dove stavo, per venire a Palermo dovevo presentare un’istanza e non potevo rimanere più di una settimana. Voglio capire cos’è cambiato, voglio delle risposte. Se lo Stato ritiene che io e la mia famiglia non siamo più in pericolo lo metta per iscritto esattamente come io ho firmato le denunce contro i mafiosi. Ho scelto io di tornare – conclude – Io e la mia famiglia abbiamo fatto una scelta e ne abbiamo accettato il prezzo. A quest’ora potevo essere ancora in un luogo protetto, comodamente seduta in casa e pagata dello Stato».
[fonte: lasicilia.it]
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