Pino Masciari: Atti intimidatori tipici dell\’operatività \’ndranghetista. Ti avvolgono di terrore sino al punto di farti cedere.
CASELLE. DIETRO GLI “STRANI” INCENDI C’È L’OMBRA DELLA ‘NDRANGHETA?
L’ombra della ‘ndrangheta sui diversi incendi avvenuti negli ultimi mesi a danno di diverse ditte presenti sul territorio di Mappano e Caselle? Per ora è solo un’ipotesi al vaglio della magistratura e a tal fine sono in corso da giorni le indagini dei carabinieri della compagnia di Venaria.
La scorsa settimana, nel volgere di due soli giorni – tra martedì 28 e mercoledì 29 ottobre – due incendi “particolari” hanno distrutto dapprima sette aziende artigianali presenti nell’area industriale dell’ex Lanificio Bona di Caselle e successivamente hanno reso inutilizzabili un’auto e due mezzi di proprietà di Asa e Teknoservice (le due società che si occupano della gestione dei rifiuti nel Canavese, ndr) e presenti all’interno della ditta “Iron&Steel” di via Cottolengo a Mappano.
Proprio quest’ultima è risultata essere stata confiscata in via definitiva dallo Stato, con la sentenza della Cassazione del 13 novembre 2013, perché fino ad un anno fa era tra i possedimenti del boss Renato Macrì, nipote di Mario Ursini, uno degli storici punti di riferimenti delle ‘ndrine del Nord.
Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’incendio – a quanto pare di natura dolosa – possa ritenersi una rivalsa o un avvertimento verso Macrì, mirato a creare nuovi equilibri dopo la “mazzata” delle condanne della sentenza Minotauro.
[fonte: 12alle12.it]