Mafia di casa nostra
Caro Pino, ho letto la bellissima lettera di Andrea Varvella.
La mafia è tutta intorno a noi. Al nord, al sud… Fa ormai poca differenza nascere e vivere in Calabria o in Piemonte. Qualche settimana fa ho incontrato un imprenditore del campo dello spettacolo che mi ha spiegato come sia praticamente impossibile per lui operare in Piemonte. Devi essere dentro un certo giro, il che significa accettare di gonfiare sulla carta i tuoi costi in modo che politici e loro ammanicati ci possano mangiare su.
Non accettando questo sistema, l\’imprenditore in questione opera in altre regioni in cui non incontra questo genere di ostacoli. Come dire che certe sacche di onestà esistono, ma non si trovano necessariamente qui a nord.
La mafia è tutta intorno a noi, ma un numero crescente di noi sta facendo pulizia dentro di sé, sta buttando la mafia fuori dalla propria anima. Lo vedo nei nostri gruppi, ma anche in giro.
Io penso che lavorare sull\’anima (o semplicemente sull\’umanità, sui sentimenti) dei singoli sia molto importante. Le persone alle quali tu ti sei rivolto per avere aiuto in questi anni hanno perso la loro umanità. Forse alcune di loro sono oneste, ma non sono capaci di entrare veramente in relazione con te, da essere umano a essere umano. Non sono capaci di mettersi nei tuoi panni. Non soltanto perché non avrebbero mai avuto la forza morale di fare la scelta che hai fatto tu, e di continuare a confermare quella scelta da allora, ogni giorno, ma anche perché ti guardano senza vederti davvero, ti sentono senza ascoltarti davvero… Il che, conoscendoti, sembra impossibile, perché entrare in relazione con te, per la gente comune, è facilissimo, istantaneo.
Il 2008 sarà il tuo anno, faremo di tutto per tirarti fuori da questa situazione, è una promessa.
A volte tu ti arrabbi un po\’ con noi Grilli perché ti sembra che ci perdiamo in battaglie che potrebbero attendere, mentre il tuo caso pende da tanti anni, coinvolge non soltanto te, ma anche Marisa e i bambini, e diventa sempre più urgente risolverlo, perché la vostra resistenza non è illimitata…
Però io sperimento sempre più ogni giorno che tutto ciò che si fa per il bene comune è interconnesso, che qualsiasi cosa si faccia pensando al bene di tutti ha effetti a catena impensati. Perciò tu considera che gli Amici di Beppe Grillo di Torino dedicano a te tutte le loro battaglie, senza eccezione. In futuro, cercherò di persuadere tutti a rendere questa dedica più evidente, perché ogni cosa che facciamo sia anche in tuo nome.
Poiché io ritengo essenziale lavorare sul cuore delle persone, ho provato a lanciare un\’iniziativa che spero attecchisca: un laboratorio di umanità e gentilezza. Un incontro mensile per riscoprire e consolidare dentro di noi virtù che ci renderanno più FORTI anche nell\’incontrare chi non vuole darci ascolto, come i politici che tu ben conosci. Quando incontriamo persone che l\’abitudine a frequentare soltanto certi ambienti ha reso ottuse e insensibili, dobbiamo avere la capacità di penetrare fino al loro cuore, e risvegliarle, che lo vogliano o no. Dobbiamo arrivare a quel cuore che loro non sanno più di avere. Ce la dobbiamo fare!
Perciò ogni mese lavoreremo su una virtù, ispirandoci a un libro che s\’intitola "La forza della gentilezza" (attenzione… la FORZA!!!), scritto da uno psicologo che si chiama Piero Ferrucci.
Cominceremo con la sincerità, perché di sincerità parla il primo capitolo del libro.
Allora ho pensato che se dobbiamo affrontare quest\’argomento, tu puoi aiutarci.
La tua scelta di denunciare e di non sottostare al pizzo è stata mossa dal senso di giustizia, dal rispetto della legge, ma penso anche dall\’amore per la verità. Dall\’incapacità di mentire. Dal fatto di avere una coscienza non incrostata dall\’abitudine al compromesso, che provava disagio di fronte alla falsità…
E\’ così?
Gesù diceva: la verità vi renderà liberi. Io ci credo profondamente.
Sembrerebbe che nel tuo caso, la scelta di verità ti abbia posto in una situazione di prigionia… almeno così sembra in apparenza, nel mondo materiale, perché nello spirito io credo che nessuno possa dirsi più libero di chi fa le scelte che sente sue. Tu hai scelto di essere autenticamente te stesso. E ti prego di non pensare che questa tua scelta abbia incatenato, con te, qualcun altro che non c\’entra. Una scelta diversa sarebbe stata innanzitutto un tradimento nei confronti di Marisa, che ha scelto quel "te stesso autentico" quando ti ha sposato. E ciò che con il vostro esempio state insegnando ai vostri figli è così grande che aggiunge un valore immenso ad ogni giorno delle loro vite. State insegnando loro a non tradire mai se stessi.
Insomma, se hai voglia di discutere qui sul forum con noi che affronteremo il tema della sincerità, oppure di partecipare via skype alle nostre letture e discussioni, te ne saremo molto grati.
L\’obiettivo è, ripeto: diventare più forti per avere un impatto maggiore nel nostro operato. Non stupirti se all\’inizio saremo pochi (magari "poche" 🙂 ), vedrai che il contagio si diffonderà a macchia d\’olio.
Un abbraccio fortissimo a tutti e quattro.
Elena