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Pubblichiamo il link (Cliccate QUI) ai verbali dello scandalo sanità in Piemonte per i quali è stata arrestata Caterina Ferrero, ex assessore alla sanità della Regione Piemonte.

La Ferrero ha deciso di rompere il silenzio che perdurava dalla data del suo arresto, tramite una conferenza stampa in cui dichiara: \”Sono stata individuata come un politico pericoloso e influente tanto da richiedere addirittura la misura cautelare, ma non c\’è una sanità malata alla quale io apparterrei e un\’altra pulita come è stato detto. Ho sempre lavorato per l\’interesse pubblico. Rifarei tutto\”.

L\’ex-assessore dice di essersi sentita sola all\’interno della giunta e in quel luogo di lavoro che era l\’assessorato alla sanità: \”I segnali politici che quasi quotidianamente ricevevo erano spesso convergenti nello spingermi, dentro un quadro di sostanziale indebolimento, all\’isolamento\”.

Poi attacca e colpisce. E anche se i toni non si alzano mai, dà la sua versione sull\’aspetto che definisce \”tutto politico\” e che riguarda la collaborazione tanto discussa e tanto da tutti criticata con il suo consulente Piero Gambarino: \”Mentre continuavo a chiedere che mi fosse fornito un minimo riscontro ad accuse generiche rivolte a Gambarino  –  sottolinea  –  accuse che a me venivano sempre accreditate come voci, in quegli stessi giorni e in quelle stesse ore quei riscontri a me negati venivano forniti alla Procura, sia nella forma di informazioni confidenziali che di vere e proprie verbalizzazioni\”. Parole dure: \”Se mi avessero dato delle prove su attività illecite di Gambarino lo avrei immediatamente allontanato\”, conferma dopo, lasciando intendere che qualcuno ha invece preferito disfarsi di lei.

Alla domanda su quali fossero i rapporti con il presidente della giunta Roberto Cota, Ferrero risponde parlando positivamente dell\’interesse che il governatore ha sempre manifestato per la sanità piemontese. Si limita soltanto ad aggiungere che il governatore era \”alla sua prima esperienza\”. Difficile negare del tutto che ci fosse un dualismo all\’interno dell\’assessorato e che gli scontri su decisioni da prendere o comportamenti da adottare fossero stati anche aspri, ma Ferrero preferisce sminuire: \”Certo che ci sono state opinioni diverse, ma sono state anche molto enfatizzate. E comunque se devo prendere in considerazione le scelte che vengono compiute oggi per la sanità piemontese, mi rendo conto che molte sono in continuità con il lavoro che ho fatto\”.

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