E\’ come se uno di noi rifiutasse, in un momento di necessità l\’apertura di un mutuo o di un fido dalla propria banca per la propria azienda, lo fareste? Appunto, non ne avreste l\’interesse a farlo. Ed è così che funziona per tutto il resto ed anche per i rapporti tra politicia, imprenditoria e \’ndrangheta! Ce lo insegnano anni ni collusione mafiosa, ce lo dimostra ogni giorno la cronaca e ce lo conferma l\’operazione \”mafia capitale\”, dove la politica capitolina necessitava dell\’appoggio \’ndranghetista per poter agire con più tranquillità nelle loro operazioni di corruzione e malaffare. La cosa inquietante è che la politica che conta, quella parlamentare, quella che governa, la maggior parte di essa è in silenzio e ci distrae con altre questioni tipo l\’allarme immigrazione, proprio per non far contrare l\’attenzione dell\’opinione pubblica su di una questione come questa molto più spinosa e soprattutto coinvolgente come questa. Come si può voler combattere le mafie se da quelle mafie ci si attinge per i propri loschi affari? Come si può voler combattere le mafie se con le mafie stesse si riescono a concludere affari leciti ed illeciti di portate mastodontiche? Come potrebbe lo Stato voler combattere le mafie se le mafie stesse sono un\’altro Stato più efficiente ed organizzato? Domande alle quali mai avremmo una risposta se non tolgiendo il punto interrogativo alle domande stesse!
\”Mafia Capitale, da Alemanno mail alla \’ndrangheta con istruzioni per votarlo\”
Al centro dell\’attenzione c\’è un messaggio inviato dall\’account dell\’ex sindaco di Roma con il materiale elettorale all\’indirizzo di posta elettronica di un uomo della \’ndrangheta, scrive L\’Espresso
\”Mafia Capitale, da Alemanno mail alla \’ndrangheta con istruzioni per votarlo\”
Sull\’Espresso Giovanni Tizian racconta, a proposito dello scandalo Mafia Capitale, della \”mail da Alemanno al clan con le istruzioni per votarlo\”.
Di che cosa si tratta? Al centro dell\’attenzione c\’è un messaggio inviato dall\’account dell\’ex sindaco di Roma con il materiale elettorale all\’indirizzo di posta elettronica di un uomo della \’ndrangheta.
Alemanno dal canto suo non ci sta, respinge da tempo tutte le accuse e tutti gli accostamenti del suo nome alla criminalità in occasione del voto per le europee del 2014: \”Bisogna finirla con questa balla della ‘ndrahgheta che, attraverso la mediazione di Buzzi, mi avrebbe fatto convergere voti in Calabria alle elezioni europee del 2014\”.
\”Mafia Capitale, da Alemanno mail alla \’ndrangheta con istruzioni per votarlo\”
Eppure c\’è un particolare che l\’Espresso è in grado di rivelare: due giorni prima della competizioni dall\’account di posta elettronica di Alemanno partiva alle ore 10.54 una mail diretta a Giovanni Campennì. Proprio il Campennì sospettato di legami con il clan Mancuso di Limbadi, provincia di Vibo Valentia. La richiesta di attivarsi per le Europee arriva da Salvatore Buzzi in persona, che dall\’imprenditore calabrese riceve una risposta eloquente: «Va bene Qua la famiglia è grande un voto gli si da».
Secondo gli inquirenti in pratica Campennì avrebbe aderito \”prontamente alla richiesta\”.
Nella mail c\’era una sorta di vero e proprio manuale per votare e far votare Alemanno. \”La data delle elezioni europee, le modalità di compilazione della scheda, nonché il fac-simile della scheda elettorale precompilata\”, scrivono gli inquirenti.
Era il 23 maggio 2014, undici minuti prima dell\’arrivo del messaggio di posta elettronica all\’indirrizzo di Campennì, quest\’ultimo riceve una telefonata da una donna, «la quale, nell’asserire di rappresentare la segreteria di Giovanni Alemanno, gli riferiva di aver ricevuto il proprio contatto telefonico dalla “Cooperativa 29 Giugno” e di poter inviare il materiale elettorale via email».
Nella circoscrizione Italia meridionale Alemanno ha ottenuto 44.834 preferenze.
E come risulta dall\’archvio elettorale del Viminale, in Calabria i risultati migliori Alemanno li ha ottenuti nelle province di Vibo e Reggio Calabria, zone d\’influenza delle \’ndrine collegate a Mafia Capitale.