Mattinata con le scuole, Cittadinanza Onoraria per l\’intera famiglia Masciari la sera!
conferimento della cittadinanza onoraria
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tutte le foto della serata..
Molti di noi, chieresi e non, hanno atteso questo giorno da tempo, perché finalmente anche il comune di Chieri potesse riconoscere l’alto senso civico di Pino Masciari, di sua moglie Marisa e dei suoi due “bimbi” – come li chiama affettuosamente Pino – Ottavia e Francesco, rispettivamente di dodici e quattordici anni.
Sono circa le sette di sera, l’aria intorno a noi è fredda e ai nostri occhi si presenta il tetto del duomo innevato. Tre macchine giungono nel cortile dell’oratorio, dove stiamo attendendo Pino, unitamente alla sua famiglia, trepidanti proprio come quando si rincontra un amico dopo tanto tempo. Pino ci saluta affettuosamente come se fossimo tutti suoi figli, mentre Marisa, che pochi di noi conoscono, si avvicina con i suoi occhi dolcissimi e ci bacia teneramente; noi, incrociati gli sguardi di Ottavia e Francesco li accogliamo con un abbraccio fraterno e con quell’affetto che è aumentato, mese per mese, nei nostri cuori. Nella sala del duomo ad attendere i Masciari ci sono tanti giovani: chi ha udito Pino nella mattinata alle assemblee tenute all’”Ubertini” e al “Monti”, chi ha avuto già l’onore di conoscerlo e chi, pur non avendolo mai visto, è incuriosito da quest’incontro.
La presenza di tanti giovani impegnati in un solo scopo, ovvero quello di stare vicino alla famiglia Masciari, e di don Dario contribuisce ad aumentare l’atmosfera famigliare. Finalmente, pur essendo la storia di Pino, Marisa, Francesco e Ottavia molto toccante, solcata da immense delusioni, assurda, venerdì è stato un giorno di festa: un momento di grande soddisfazione per noi che siamo abituati a vivere il dolore di Pino e per tutti gli altri chieresi che d’ora in avanti si impegneranno, con questa cittadinanza onoraria, a riconoscersi nella figura di questo testimone di giustizia e di tutta la sua famiglia.
La riconoscenza di tutti i chieresi, è mossa dal fortissimo coraggio di Pino e della forza che i suoi figli e sua moglie hanno avuto nel sopportare tutte le difficoltà, le paure, le delusioni. Pino, prima di denunciare i suoi estortori ed essere vittima dei soprusi della mafia, era uno dei maggiori imprenditori calabresi, ma non accettò di far crescere i suoi figli in questa situazione assolutamente anormale e vittime di un mondo disonesto; preferì essere portato via in fretta e furia dal suo paese, Serra San Bruno il 17 ottobre 1997, con sua moglie e i suoi figli allora piccolissimi, per essere “deportati” – come dice Pino con amarezza – al nord, in una casa mai vista, perdendo tutto ciò che avevano, tutti i loro affetti.
Dopo la cena ci spostiamo nel teatro del duomo, dove Pino riceve la cittadinanza onoraria accompagnato sul palco da due ragazzi, Alberto e Andrea, amici di Pino Masciari e in platea dalle altre numerosissime persone che Pino ha incontrato in questi mesi e da tutti gli altri che sono lì ad udirlo forse per la prima volta: il teatro è gremito di gente, in prevalenza ragazzi e ogni parola di Pino che raggiunge ognuno di essi è come se andasse a costruire un pezzo della sua storia.
Pino, talvolta adirato e talvolta commosso, parla della sua famiglia, del dedito amore che sua moglie ha avuto per lui sostenendolo e della sua forza grandissima che cresce man mano che conosce altri uomini come lui, altre donne come sua moglie e altri giovani come i suoi figli.
Poi il momento più toccante e commovente giunge quando Marisa viene invitata a parlare. Prima di allora non l’aveva mai fatto e quando inizia a raccontare, dichiara teneramente di essere molto emozionata, però questo noi non riusciamo a percepirlo, perché il suo temperamento, la sua sicurezza in determinati momenti ci fa presupporre il contrario. Quando termina di parlare la platea è commossa, esterrefatta da quella donna racchiusa
in quel mite corpicino, dietro quei fragili occhi : una standing ovation risuona per tutto il teatro e in ciascuno dei nostri cuori. Quelli applausi che ancora adesso sento dentro me sono per quella famiglia che abita tanto distante da noi, ma a cui vogliamo un bene immenso.
Quell’applauso che loro si porteranno sempre dietro è per il loro impegno, la loro forza, il loro amore.
Marta
mattinata all\’istituto Ubertini e al liceo Monti
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tutte le foto della mattinata ..
Cade la neve. Ma niente ferma Pino!!!!!
Il suo primo incontro è all\’istituto agrario Ubertini.
Gli studenti che lo accolgono non sono molti a causa del brutto tempo, ma questo ha contribuito a creare un clima più famigliare, caldo e accogliente. Pino ancora una volta racconta la sua storia e ricorda l\’assemblea a Cracovia, fatta con il treno della memoria, dove hanno partecipato diversi ragazzi e insegnanti dell\’istituto. Gli studenti sono attenti di fronte alla sua vicenda che ogni volta riesce a emozionare tutti e a lasciare senza parole.
Pino è molto emozionato perché è in attesa dell\’arrivo di Marisa e dei suoi “bambini”, come li definisce lui, che ormai sono dei ragazzi e spesso parlando di loro si commuove.
Pino ancora una volta è riuscito a lasciare un segno del suo passaggio nel cuore degli allievi che alla fine hanno scattato una foto insieme a lui e si sono avvicinati incuriositi per fargli delle domande.
Ma ormai è tardi, il tempo stringe e un\’altra assemblea attende Pino. Gli agenti della scorta accompagnano Pino fuori dall\’istituto e i ragazzi lo seguono, lo accompagnano sotto la neve fino alla macchina dove Pino saluta loro ancora una volta.
La neve accompagna Masciari e i suoi amici per tutto il tragitto, fino al Liceo scientifico Monti dove l\’auditorium è colmo di ragazzi pronti ad ascoltarlo ancora una volta.
Pino è contento perché ha di fronte un sacco di studenti che, come dice lui, gli potranno allungare la vita, dopo aver conosciuto la sua storia.
Riprende punto per punto la sua vicenda, non lasciandosi sfuggire nulla, legge alcuni pezzi presi dai documenti che gelosamente porta sempre con sé.
Ricorda gli uomini della scorta che in questi giorni lo seguono dedicando loro un applauso per il lavoro attento e efficace che stanno facendo.
Ci parla di Marisa, di Francesco e di Ottavia che anche loro, insieme a Pino, da questa sera saranno Cittadini Chieresi.
Per chi lo riascolta, come noi da tempo amici di Pino Masciari, è sempre un\’emozione nuova perché ogni volta Pino davvero ci lascia qualcosa di nuovo.
Per l\’ennesima volta iniziando a parlare di lui è calato il silenzio e gli occhi di tutti sono attenti e increduli. Sì, perché la storia di Pino è davvero incredibile.
E chi ha la fortuna di conoscerlo non può dimenticarsi di lui. Non deve. Perché lui ha bisogno di tutti noi. Ha bisogno di amici, di affetto, di sostegno, di tutto quello che può renderlo vincente!
E tutti insieme caro Pino, ce la faremo!!! Tutti insieme vinceremo!
Sara
Aver avuto la possibilità di incontrare Pino Masciari è stato un onore.
Ho capito la sofferenza che prova a vivere in questa maniera.
Dobbiamo seguire il tuo esempio , essere tutti uniti e ribbellarci ai ricatti e alle minaccie come hai fatto tu!
PINO MASCIARI…sei un idolo… l’esempio che tutti noi giovani dovremmo avere..grazie per averci dato la possibilità di condividere la tua sofferenza..
..Un grazie di cuore a tutta la famiglia Masciari che ieri è ufficialmente diventata chierese!!!Sono orgogliosa di avere dei concittadini come voi!
Grazie Pino per quello che hai detto ieri,credo sia servito a tutti i presenti e servirà in futuro continua così:non è vero che non si può sconfiggere la MAFIA…
Grandissima serata quella di ieri e un grazie all’affetto di tutti i cittadini chieresi. Quindi anche il sindaco e gli amministratori locali: ricordiamoci sempre che sono innanzitutto cittadini e poi….
La serata è stata viva e partecipata.
Per me il momento più intenso resta il primo indimenticabile discorso pubblico di Marisa, che ha confermato quanto molti che la conosco oramai intuivano: sei una forza della natura, mia cara Marisa. Non poteva essere altrimenti… e come dicevo, sono sicuro che Francesco e Ottavia racchiudano dentro di loro tesori inestimabili.
Spero sia presto disponibile il video: sono certo che molti amici dei Masciari, di tutta Italia e non solo, vogliano rivedere questi momenti.
Un abbraccio a tutti e buona giornata.
Non basta solo un grazie alla famiglia Masciari, per averci trasmesso un messaggio VERO di amore, coraggio e di entusiasmo. Riempe il cuore ascoltare persone che credono fermamente che il mondo si possa cambiare! E lo ripeto, usanod più o meno le parole di Pino: uniti si può fare qualcosa!
Cari Pino, Marisa, Francesco e Ottavia,
ieri sera lasciandovi vi ho promesso che avrei lasciato il mio messaggio ed eccomi qua, pur essendo senza parole… Quando a Marzo ho conosciuto Pino mi ha subito parlato di te, Marisa, e di voi, Ottavia e Francesco e quindi, man mano che passava il tempo, non vedevo veramente l’ora di conoscervi, perchè era come se ci conoscessimo indirettamente: voi sapevate il mio nome e io il vostro e la vostra situazione. Quando ieri vi ho potuto stringere la mano e dimostrarvi che ci sono -pur lontano, ma con il cuore vicino- mi sono comossa veramente tanto…Le piccole cose che ieri sera non riuscivo a dire per l’emozione, ve le scriverò giorno per giorno!
Sono contenta, Pino, di averti rivisto e di averti ascoltato all’assemblea al Monti e, Marisa, Ottavia e Francesco, di avervi finalmente conosciuto!!
Spero proprio di vedervi presto, ma nel frattempo, sappiate che non vi dimentico MAI!
Un grande bacio e abbraccio
Marta
Cari Pino, Marisa, Ottavia e Francesco,
ieri sera avervi a Chieri è stato veramente toccante; è stato bello rivederti Pino, sentirti parlare mi ha stretto il cuore per l’ennesima volta e conoscere te Marisa, finalmente di persona, con i vostri figli non ha parole. Grazie di cuore perchè le vostre parole, soprattutto le tue Marisa, forte dolce tenera mamma, mi sono rimaste dentro;avervi lì con noi a festeggiare finalmente un momento felice ha rafforzato quel filo che ci tiene uniti e ci fa gioire con voi, arrabbiare con voi e continuare a sperare con voi.
Vi tengo nel cuore.
Un enorme abbraccio!
Chiara
Cari Pino e Marisa ..questa volta sono davvero senza parole..mi sento incredibilmente emozionata ed onorata nel percorrere queste giornate insieme a voi.La cittadinanza Onoraria a Torino era già stata ricca di emozioni vere, sentite e partecipate…e non dimenticherò mai gli occhi e gli sguardi attenti e commossi dei ragazzi delle scuole desiderosi di unirsi a questa lotta verso un futuro più giusto ..Penso che TUTTI NOI ABBIAMO IMPARATO IN UNA GIORNATA QUELLO CHE I LIBRI NON CI INSEGNANO IN UNA VITA DI STUDI..
E poi ancora la Cittadinanza Onoraria ad Alpignano..ieri sera a Chieri…e l’emozione e li..e la vostra forza, il vostro dolore, la vostra rabbia, lavostra emozione sono il motore delle nostre gambe:PERCHè HAI RAGIONE PINO…”NON SI PUò PIù STARE FERMI A GUARDARE..BISOGNA MUOVERSI E PORTARE AVANTI, ANCHE NELLE PICCOLE COSE,QUEL SENSO DELLA GIUSTIZIA E DELLA LEGALITà CHE TU DA SEMPRE CI INSEGNI..e poi ieri sera sentir parlare Marisa, che con infinita dolcezza, ha espresso in modo fermo e consapevole gli anni della vostra storia mi ha ancora di più resa ORGOGLIOSA DI ESSERE VOSTRA AMICA..Marisa cara dici di non essere speciale in realtà SEI UNA UNA DONNA MERAVIGLIOSA…grazie di cuore
ABBRACCI TANTI AD OTTAVIA E A FRANCESCO…CON AFFETTO Anna
Alla famiglia Masciari devo un sentito grazie, perchè è solo per il loro coraggio che ho capito in che baratro stia scivolando l’Italia, in quale silenziosa trappola il nostro paese stia cadendo. Ma ho anche capito che l’italia può essere salvata da uomini come Pino Masciari, che non ha accettato compromessi, che a testa alta sta costruendo un futuro per i suoi figli e per tutti noi. Quindi da chierese, da uomo e da italiano io la ringrazio perchè la sua rettitudine è un esempio da seguire, e spero che tutti gli italiani vengano a conoscenza della sua storia e che decidano, come ho fatto io, di seguire ogni sua vicenda per esserle vicino.
Con la certezza che sempre più sguardi amici la stiano seguendo, io la saluto, elargendole un ultimo ringranziamento per la fierezza che contraddistingue ogni sua decisione, e per la dignità che fino ad ora ha dimostrato nel non essersi piegato a minacce e ad eventi destabilizzanti, augurandole ogni bene e sperando che sempre più imprenditori ritrovinio la dignità perduta e decidano di unirsi alla sua battaglia, alla nostra battaglia,alla battaglia di tutti gli italiani rispettosi della legge e vogliosi di giustizia.
cari Pino e Marisa, sono davvero contenta della giornata di venerdì. aanche la sera quand’era tutto non riuscivo a astare ferma per l’entusiasmo! sono contenta di aver conosciuto marisa, di aver sentito nel suo discorso l’emozioni, le sofferenze, ma soprattuttto il senso della giustizia, della legalità che continua a portare dentro e che fa si che non si fermi, e che continui a supportare pino e a dar forza ai suoi splendidi “bambini”. mi ha lasciato senza parole ascoltarti marisa,perchè di te pino parla sempre, perchè sei la sua forza. sono orgogliosa di avere quattro semiconcittadini(non sono propriamente chierese io…!!)al pari di pino, marisa francesco e ottavia.
vi abbraccio forte
Cari Pino e Marisa..vi ringrazio del vostro coraggio,del messaggio che state trasmettendo. Sono rimasta molto colpita ed emozionata dall’incontro di Venerdi sera. Sicuramente uniti possiamo farcela e dobiamo farcela affinchè l’Italia ritorni ad essere la nostra magnifica Italia!
Sono veramente fiera di avere dei concittadini come voi! Tutta la famiglia Masciari ha già un posto nel mio cuore!
Vi abbraccio
Cari Pino, Marisa, Francesco e Ottavia,
abbiamo appena finito la nostra consueta riunione di presidio, nella quale abbiamo dedicato la maggior parte del tempo a parlare di voi e raccontarci le nostre sensazioni in seguito alla splendida e speciale giornata di venerdì.
Tante le emozioni: dalla partecipazione, silenziosa ed attenta, nelle scuole, all’importanza di aver capito quanto anche “nostra” ed intima sia, per noi, la vostra famiglia; dalla consapevolezza di avervi fatto comprendere quanto vi siamo vicini, avendovi consegnato, orgogliosi, questa cittadinanza onoraria, alla commozione per le parole di Marisa…
Questo semplice messaggio vuol essere un grazie sentito per tutto quello che state affrontando e la testimonianza di come sia importante per noi continuare a camminare insieme…
Con affetto,
Giulia, Chiara, Marta, Federico, Niccolò, Edoardo, Sara, Nene, Carola, Alby, Guendy, Stefano, Emma e Federica
Grazie Pino. ma il grazie nei tuoi confronti è scontato. un grazie nel coro dei mille ringraziamenti per le idee che continui a seminare.
un grazie più particolare, non me ne volere, va invece a Marisa. non abituata a parlare davanti alle platee. a disagio di fronte a tanti occhi.
ma con quella delicatezza Sua, con quella meravigliosa dolcezza che Le appartiene. tenera mamma. paziente moglie. meravigliosa amica. grazie di cuore, forte Marisa, perchè da quel giorno, una voce in più, ha sussurrato l’urlo di una grande donna.
una emozione enorme, fierezza e un senso di amore diffuso.
sembra quasi un luogo giusto questo paese quando ci si stringe attorno a voi. grazie Famiglia Masciari
PERCHE’ VOLEVO REGALARTI LA MIA CARTA D’IDENTITA’…
La strategia certa dell’agire mafioso è l’isolamento dell’avversario, una volta isolato, affondare il colpo fisicamente o politicamente, sarà assolutamente semplice, decisivo e privo di sgradevoli e poco controllabili effetti collaterali. Accade quotidianamente.
Accade che chi subisce un’intimidazione di stampo mafioso al nord (nel 2004 ci incendiarono tutto e fosse solo quella) e viene avversato anche dalle istituzioni, si ritrovi ad essere concittadino per delibera delle stesse istituzioni, della famiglia Masciari.
Accade che trovando la forza di dire basta a sistemi torbidi ed illegali (di cui ahimè si è stati ingenui, involontari ed idealisti promotori sempre sotto ricatto dei comitati d’interesse politici locali); ponendo il problema della dignità e del diritto al lavoro regolare; ponendo il problema dello spreco volontario ed irresponsabile delle risorse pubbliche a partire dall’acqua… Ci si ritrovi (dopo dieci anni di impegno senza tregua e diritti) cornuti e mazziati. Soli, perchè l’antimafia è come la rivoluzione la si pratica in molti quando non costa o porta benefici. Scippati anche di ciò che si è costruito con i proprio lavoro e i propri soldi, ma concittadini di Pino e famiglia per scelta delle stesse persone che hanno negato ogni sostegno, incapaci di una coraggiosa scelta di campo, trincerati in un omertoso ed opportunistico silenzio.
Sarei voluto intervenire pubblicamente, ma non ho osato per rispetto per voi… Troppo complesso spiegare i film ai bambini quando in sala ci sono i genitori che vogliono il lieto fine, troppo delicato per rischiare di involontariamente di offendervi. Troppo piccolo e parziale rispetto all’epica dell’evento (chissà se la platea ha capito che la Vostra epopea, come tutti i grandi atti di coraggio, nasce da un piccolo, parziale ed unico, dignitosissimo rifiuto dell’ingiustizia).
Per questo volevo simbolicamente e personalmente cedervi il mio posto in città…diritto alla cittadinanza, diritto alla partecipazione.
forse voi potreste insegnare che l’antimafia è un atteggiamento quotidiano, intransigente, che parte dal rifiuto della logica della propria opportunistica convenienza (“mafiosizzazione della società civile” risposta di Ingroia a Chieri in Biblioteca sul mio intervento pubblico).
Forse voi potreste far capire che ipotizzare una colpa a carico di una vittima attenuando la posizione dei probabili responsabili è il primo atto di collusione alla mentalità mafiosa (“…se lo hanno ammazzato, qualcosa avrà pur fatto…” intervento di Borsellino a Chieri in sala Conceria sulla reazione del paese all’omicidio dello zio).
Forse voi potreste spiegare agli attivisti delle grandi cause, che ci va più coerenza e coraggio in casa propria, prima di esportare un impegno di lotta.
Non è un gran benvenuto il mio, ha la prestesa di differenziarsi per la sincerità e la conseguente poca simpatia (tipica di chi alle feste viene salutato da tutti ma se non c’era era meglio). Ma sono cresciuto con testimonianze forti, come la vostra, alle quali non ho mai girato le spalle e mi auguro di non farlo mai.
Con rinnovato profondo rispetto e la speranza che il tuo grido risuoni a sufficienza dentro qualche giovane presente in sala e che questo abbia la forza di litigare con tutti piuttosto che cedere di fronte ad un principio. Vi saluto.
Un grazie a Francesco e Ottavia che, inconsapevoli, a fine serata in teatro mi hanno salutato, con la deferenza concessa a una persona importante e a testa alta, questo mi ha sorpreso e messo una simpatica gioia. Bravi, sono un essere umano, per questo sono importante!
Riguardo queste immagini, il video della serata e a distanza di quattro giorni, mi sento ancora lì, con voi vicino, con il vostro sorriso rassicurante. è strano come, pur conoscendovi da poco e avendo trascorso poco tempo effettivamente al vostro fianco, mi senta così legata a voi; per me non siete solamente (probabilmente come prima) la famiglia Masciari, che ha denunciato la mafia e le sue collusioni e che per questo è stata vittima di assurde ingiustizie: per me siete soprattutto degli amici che vivono lontano e che posso vedere raramente che si trovano in grandi difficoltà. Venerdì sera quando vi ho visti salutarci, abbracciarci, andare via ero triste, proprio come amici o parenti che ti stanno per lasciare e che non sai di preciso quando li rivedrai….
Il mio affetto che ogni giorno rimane vivo e forte per voi, spero di dimostrarvelo con queste parole che mi impegnerò a scrivere spesso, perchè solo così vi potrò sentire più vicini a me!
Vi abbraccio tantissimo, Marisa, Francesco, Ottavia, Pino come se fossi lì in questo momento
un grande abbraccio
marta
Giornata veramente molto emozionante. Il filmato ne da una prova tangibile ma oltre alle immagini le cose più toccanti sono senza dubbio i molti commenti che rendono l’idea della grande emozione che chi assiste agli incontri di Pino e famiglia si porta nel cuore.
Cari Pino e Marisa..un abbraccio speciale ancora più forte peRchè sento le vostre parole che fanno eco ovunque…abbiamo ancora tante cose da imparARE.. E LA STRADA CHE CI INDICATE è QUELLA VERSO LA LEALTà, IL RISPETTO, LA TRASPARENZA,… CON FIDUCIA SENZA ARRENDERSI.. MAI….GRAZIE…SAREMO SEMPRE DI PIù …ACCANTO A VOI…SEMPRE..
un abbraccio caloroso a OTTAVIA E FRANCESCO..Anna
Bene ora, come cisi è detti, nei tre incontri che Pino ha tenuto a Chieri, tocca iniziare a predersi ciascuno il proprio pezzo per scrivere un’altra storia e, come ha giustamente ricordato Pino stesso “non essere complici”…l’enorme emozione che ha accompagnato la giornata, la fierezza di avervi come concittadini, il primo intervento pubblico di Marisa(mitica!!!), si abbinano alla necessità di non rischiare di sedersi…in tanti hanno ascoltato Pino (e Marisa) venerdì…se qualcuno di voi sta leggendo, l’invito a contattarci è chiaro e caloroso! Solo uniti e in tanti potremmo far cambiare le cose per un futuro migliore per i Masciari e per l’Italia…