\”In circostanze come queste l\’imperativo deve essere uno, ed uno soltanto: fare chiarezza nel più breve tempo possibile. Il momento più alto del processo democratico è costituito dalle elezioni: se queste vengono inquinate da sospetti, tutto diventa opaco e poco chiaro. I cittadini hanno diritto si sapere la verità\”.
Così Pino Masciari commenta le gravi notizie che provengono Chivasso.
Di seguito, la notizia.
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Fonte: Articolotre.com – Quale ruolo hanno svolto uomini affiliati alla ’ndrangheta nell’esito elettorale alle scorse amministrative che hanno decretato, a sorpresa, la vittoria di Gianni De Mori, attuale sindaco, a dispetto dei pronostici che davano per certa la riconferma del primo cittadino uscente, il pidiellino Bruno Matola?
Minotauro torna a far tremare il Palazzo della politica chivassese. Dopo Leinì e Rivarolo il prefetto Alberto di Pace vuole capire fino a che punto il crimine organizzato ha radicato le proprie radici nel tessuto cittadino e quale linfa abbia ricevuto dalla politica.
Scrive il prefetto “Da indagini compiute dall’Autorità Giudiziaria e da accertamenti di polizia sono emersi segnali che possono essere indicativi della sussistenza, nell’ambito del comune di Chivasso, di collegamenti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare, per cui si rende necessario verificare se ricorrano i pericoli di condizionamento da parte della stessa”.
In pratica emergono dubbi sulla vittoria elettorale del centrosinistra, avvenuta grazie all’apparentamento con l’Udc di Massimo Striglia, segretario cittadino del partito di Casini, il cui vice Bruno Trunfio è stato arrestato con il padre Pasquale capocosca mafioso locale e con il fratello Giuseppe.
Il Pdl e il sindaco uscente Bruno Matola avevano chiesto un immediato ritorno alle urne, richiesta rigettata dal neo sindaco De Mori e dalla sua coalizione che adesso dichiarano “Si tratta di un atto dovuto. Bisogna distinguere il profilo giudiziario da quello politico. Riguardo al primo non abbiamo nulla de temere”.
Intanto la giunta deve affrontare una simile situazione senza sindaco, in clinica da mesi e si domanda se sia possibile continuare a operare in questo modo, tanto che trapela “Dobbiamo prendere una decisione al più presto. Se De Mori non torna, a gennaio tutti a casa”.