Dopo la consegna della cittadinanza onoraria a Pino Masciari, \”imprenditore di legalità\”, ora il Consiglio comunale di Alessandria ha votato all\’unanimità dei presenti per la costituzione di una \”commissione speciale di promozione della cultura della legalità\”, contro le Mafie
ALESSANDRIA – Ormai un mese e mezzo fa la città di Alessandria ha consegnato all’imprenditore di legalità, Pino Masciari, la cittadinanza onoraria, indicando a nome del Consiglio comunale, del primo cittadino , del prefetto e di tutta la comunità la strada che si voleva intraprendere, proprio nella direzione della giustizia, del coraggio a combattere la corruzione e le organizzazioni malavitose. Nella giornata di ieri l’aula consigliare ha votato all’unanimità (24 presenti, 24 favorevoli) la nascita della commissione speciale di promozione della cultura della legalità, che come ha ricordato il presidente Enrico Mazzoni, era una volontà che veniva da lontano, ovvero già dalla precedente legislatura consigliare e amministrativa, che aveva vissuto lo scandalo dell’’ndrangheta proprio nel nostro territorio.
“Si tratta di una commissione temporanea, della durata di 18 mesi, composta da 7 membri, 4 di maggioranza e 3 di minoranza” ha spiegato Enrico Mazzoni. La presidenza della commissione “antimafie” è stata data al consigliere Roberto Massaro (Pd), affiancato dai consiglieri Diego Malagrino (Moderati), Erik Barone (Pd) e Mariarosa Procopio (Insieme per Rita Rossa). Dai banchi dell’opposizione invece il vice presidente Maurizio Sciaudone (Pdl), Roberto Sarti (Lega Nord) e Ciro Fiorentino (FdS, ormai uscito dalla maggioranza da qualche tempo e quindi eletto tra le file della minoranza).
Gli obiettivi e gli scopi con cui si viene a creare questa commissione speciale, sancita anche dal patto sottoscritto con “Libera” oltre un anno fa in 10 punti, sono quello di vigilare sulla trasparenza, sugli appalti e sulla macchina pubblica, e di conseguenza di analizzare la presenza sul nostro territorio di possibili fenomeni di illegalità. Inoltre quella promossa dalla commissione vuole essere anche “un’azione culturale di diffusione della cultura della legalità”, come ha specificato il presidente Massaro. “E’ necessario contrastare i fenomeni malavitosi e illegali che vanno tutti nella direzione della corruzione. Alla politica spetta il compito di lottare contro queste pratiche e di lavorare per il futuro”. Soddisfatto anche il consigliere di minoranza Emanuele Locci, al tempo firmatario di una mozione che andava nella direzione della promozione della legalità: spero che questa amministrazione si costituisca sempre parte civile negli eventuali processi per mafia che potrebbero coinvolgere il territorio, così da restituire eventuali risarcimenti alla collettività e alle associazioni impegnate nella difesa della legalità”. Ma tra le aspettative del consigliere Pdl sull’attività di questa commissione c’è soprattutto quella di controllo sugli “appalti”: “perché – si chiede Locci – le nostre imprese, quelle del territorio non riescono mai a vincere gli appalti, mentre imprese che vengono da ben più lontano se li aggiudicano per costi più bassi? Senza contare che alcune case popolari di lunga data sono ancora perfettamente in piedi, mentre quelle di recente costruzione dopo due anni crollano”.
Un lavoro quindi che dovrà “educare” alla cultura della legalità e che inizia ad andare nella direzione della “trasparenza”: una delle prime proposte di delibera – aggiunge Massaro come primo firmatario – sarà sulla situazione patrimoniale dei consiglieri comunali e di altri soggetti delegati.
Una commissione che si occupa di legalità è un primo gesto, un segnale da lanciare da parte del mondo politico e istituzionale. Ma non è stato il solo: sempre nella giornata di ieri i gruppi consiliari di maggioranza (al momento Pd, Insieme per Rossa, Moderati, ancora da coinvolgere Idv e Sel) hanno firmato un documento con il quale rinunciano, sia per le sedute di Consiglio sia per le commissioni, al gettone di presenza, “almeno fino a quando ci sarà questa situazione in città e questa tensione economica, ma ormai soprattutto sociale”. I gesti, anche se piccoli, molto spesso fanno piacere alla comunità.
7/6/2013
Giulia Boggian – giulia.boggian@alessandrianews.it