Oggi Pino Masciari è andato ad un incontro pubblico nel trevigiano, da solo e con mezzi propri come impone la revoca del 27 marzo riguardo le misure di protezione.
È stato raggiunto sul luogo dell\’incontro da esponenti delle forze dell\’ordine del posto, le quali gli hanno comunicato verbalmente che si sarebbero ripristinate le misure di protezione \”fino a luglio\”, di fatto misure temporanee ed in contraddizione col provvedimento di revoca.
Si confermano quindi che tali disposizioni assumono un aspetto precario e a scadenza da parte del decisore e si creano ombre nel decifrare chi possa essere tra gli organi competenti tra UCIS, Prefettura, Comando dei Carabinieri e/o altri settori Ministeriali a decidere. Difatti questa delicatissima questione, nata da una notifica di revoca priva di motivazioni, manca di chiarezza e tutto si svolge verbalmente. Ciò da\’ evidente conferma che chi incaricato si muove solo per \’rattoppare\’ una questione gestita con una leggerezza del tutto fuori luogo quando trattasi della vita di una persona.
\”Sono inaccettabili le condizioni precarie, a tempo e inadeguate, fino a che le Autorità con serietà, non procederanno a fornire i documenti che chiariscano il perché della revoca in maniera logica e razionale.\”
Non ci sarà mai serenità per Pino Masciari e per tutti i suoi amici che seguono la vicenda sino a che non sarà raggiunta la consapevolezza di sapere di interloquire con Istituzioni serie e responsabili, proprio perchè affidatarie della sicurezza di vite umane. E\’ un diritto di ogni cittadino ancorchè un dovere da parte delle Istituzioni!
Di fatto Pino Masciari è al momento senza scorta!!!