Gli amici di Pino Masciari condividono e fanno proprio il documento del 27 aprile e si dichiarano determinati ad accompagnarlo nella scelta di attuare lo sciopero della fame e della sete, sospeso il 7 aprile u.s. per rispetto della popolazione Abruzzese.
Lo Stato continua ad osteggiare da 12 anni una famiglia onesta e non si trova alcuna motivazione, né legge, che possano giustificare tale operato.
Basta con le formule subdole, inconsistenti e l\’informazione distorta! Basta con le parole!
Chiediamo per la famiglia Masciari sicurezza concreta e lavoro, fondamentali diritti sanciti dalla Costituzione.
f.to Gli Amici di Pino Masciari
Allegato: documento del 27 aprile 2009 indirizzato alle Cariche dello Stato a firma di Giuseppe (Pino) Masciari
Sempre vicino a Pino e famiglia.
Il mio pensiero è con voi.
Riccardo
Forza pino marisa, Ottavia e Francesco!
Non mi stancherò mai di dire che sono al fianco dei Masciari!
Oggi come non mai Pino e la sua famiglia HANNO BISOGNO DI SICUREZZA! E’ solo di qualche giorno fa l’operazione contro alcune cosche della ‘ndrangheta del crotonese, con tutte le ordinanze di custodia cautelare emesse per associazione mafiosa, omicidio, porto abusivo di armi, estorsioni, riciclaggio ..
Mi vengono in mente i crudi versi di De Andrè:
‘Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vendere cara la pelle
e quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinse a cercare la verità..
Ora che è morto la patria si gloria
d’un altro eroe alla memoria
..ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d’ un soldato vivo, d’ un eroe morto
che ne farà se accanto nel letto
le è rimasta la gloria
d’una medaglia alla memoria..’
Io non voglio che Pino diventi un eroe per la nostra società, anche perchè per me e per noi suoi amici lo è già, da vivo, per quello che ha fatto e sta continuando a fare da 12 lunghi anni.. ogni giorno, ogni istante, lui lotta per continuare a vivere. E’ ora che le Istituzioni si muovano davvero e lo aiutino concretamente! COSA ASPETTANO? Devono farlo, devono attuare la sentenza e schierarsi, una volta per tutte, CON loro o CONTRO di loro.
Io ho scelto da che parte stare!
Ieri, qui a Torino, si è conclusa la prima edizione di “Biennale Democrazia”: cinque giorni di incontri e dibattiti in cui si è parlato molto di Costituzione. Lo stesso Presidente della Repubblica, nel suo discorso di apertura, ha ribadito che la Costituzione repubblicana non è un residuo bellico ma rimane architrave dell’ordinamento giuridico e dell’assetto istituzionale. Ascoltandolo mi sono tornate alla mente le parole che Piero Calamandrei pronunciò nel 1955 ma che rimangono di grande attualità: “[…]la Costituzione è l’affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune; è la Carta della propria libertà, la Carta della propria dignità d’uomo. La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sè. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perchè si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità; per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferentismo…”
Grazie a Pino sono sempre più persuasa che la democrazia non sia fatta di sole regole e di ingegneria istituzionale e non sia solo mercato politico ma sia fortemente alimentata dalle emozioni e dalle passioni di donne e uomini. La Democrazia è fatta di difficili alchimie, che toccano i valori, la vita e la felicità di tutti. Sostenendo Pino, noi tutti impariamo sempre più a disporre delle nostre sorti, delle esorti del nostro paese, facendo vivere la Costituzione sentendola come cosa nostra.
Quante cose ci stai insegnando Pino! E’ anche per questo che noi continueremo a sostenerti e ad indignarci di fronte all’indifferentismo delle istituzioni.
Maria
E così le Istituzioni non hanno ancora dato risposta..la cosa non mi stupisce, però mi indigna non poco!!! E’ vergognoso!
Qualche giorno fa seguivo una puntata di “Exit” che parlava delle mafie a Nord. Uno dei magistrati della Direzionale nazionale antimafia diceva che neanche al Nord c’è la fila nei Tribunali per denunciare su queste questioni perchè la gente pensa che sia impossibile sconfiggere la mafia e quindi non mette a rischio la propria vita. E come condannare? Se ai testimoni di giustizia viene riservato questo trattamento, come si può pretendere che la gente parli? Difficile credere di poter vincere un giorno! Sono d’accordo con Alcy…non ci servono altri martiri!! Non vogliamo altre “medaglie al valore”! Che le Istituzioni smettano di blaterare di giustizia e legalità e passino ai fatti concreti!!!!!!!!!
Rosa
Ciao Pino, come stai? Spero stiate tutti bene….
Si inciampa e si cade male
la verità si è curvata sul ns. dolore
si prova solitudine e amarezza
in ogni zolla dell’universo
c’è grido di dolore o
il silenzio dei poveri;
il sole sembra sorridere sulle miserie umane
rimane la speranza
che ci consola e protegge
il soriso di un volto amico
nell’attesa che anche
le pietre grideranno
il risorgere degli umili.
Non mollare mai
Sono vicina a Voi!
Antonella.