\”Ormai è una vera e propria mattanza sociale. Il Paese è strangolato dalla morsa selvaggia sia di una tassazione iniqua e assurda sia di un vertiginoso aumento dei prezzi per i beni di prima necessità. Complessivamente per l\’anno appena trascorso ogni famiglia ha in media speso quasi 2500 euro in più rispetto al 2011!!! E\’ assurdo, vergognoso, inaccettabile. Basta!!
Il popolo non ce la fa. L\’Italia è allo sbando: disoccupazione alle stelle, pignoramento degli immobili a livello record nelle grandi città, inflazione reale dilagante, tasse che hanno superato il livello di tolleranza e buon senso.
Non possiamo continuare a subire tutto questo in silenzio. Dobbiamo pretendere una svolta radicale: basta parole, giochi di palazzo, teatrini e burattini. Vogliamo un\’altra Italia. E\’ arrivato il momento delle scelte. Dobbiamo metterci tutti in discussione e lavorare insieme per il cambiamento. Italia, We care\”
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Fonte: Ansa – Carrello spesa a +4,3%. Saldi, acquirenti giù: -8%. Istat: rincaro prodotti di base al top dal 2008 Consumatori all\’attacco sui costi per le famiglie
ROMA – Sei italiani su dieci sono pronti all\’appuntamento con i saldi e ad approfittare dei ribassi dei prezzi. Secondo uno studio della Confcommercio il 60,5% dei consumatori comprerà durante i saldi con un calo dell\’8% sul 2012. Secondo la stima dei commercianti saranno in calo le vendite di calzature, accessori, biancheria intima e per la casa mentre dovrebbero reggere i capi di abbigliamento. Il 68,7% dei consumatori spenderà meno di 200 euro.
Oltre un terzo dei consumatori – si legge nella ricerca – acquisterà in punti vendita non frequentati abitualmente mentre un consumatore su due attende i saldi per acquistare un articolo al quale stava pensando da tempo e un consumatore su cinque acquisterà in saldo solo prodotti di marca. Il 68,8% dei consumatori e il 57% dei commercianti è favorevole alla liberalizzazione delle vendite promozionali. Tra i consumatori che approfitteranno dei saldi il 96,4% punta ad acquistare un capo di abbigliamento (l\’interesse è solo leggermente in calo dal 96,7% del 2012) mentre solo il 64% comprerà calzature (dall\’82,6% del 2012). Crollo anche per la biancheria intima (dal 43,2% al 23,6%) e per gli accessori (dal 43,2% al 26,4%). Aumenta la percentuale di coloro che attende i saldi per acquistare solo i prodotti di marca (dall\’11,1% del 2012 al 21,1% attuale). L\’89,2% dei consumatori ritiene molto o abbastanza buona la qualità dei prodotti a saldo (era l\’88,1% un anno fa) mentre il 74,8% ritiene molto o abbastanza buona la varietà dei prodotti a saldo (era il 79,7% un anno fa). I commercianti prevedono una leggera diminuzione del numero dei visitatori nel proprio punto vendita durante i saldi. Il 28,5% prevede un aumento delle visite nel proprio negozio, il 51% ritiene che sarà visitato come l\’anno scorso mentre il 23,2% prevede una diminuzione delle visite (era il 18,2% l\’anno scorso). Il 55,2% applicherà uno sconto fino al 30% (era il 50,4% lo scorso anno) mentre il 41,7% farà sconti tra il 30% e il 50% (era il 46,1% un anno fa). Il 3,1% applicherà uno sconto superiore al 50% (era il 3,5% nel 2012). Il 71,6% dei commercianti ritiene che quest\’anno i saldi invernali incideranno fino al 20% delle vendite annuali (era il 79,5% l\’anno scorso).
ISTAT, CARRELLO SPESA 2012 A 4,3%, RECORD DA 2008 – Nella media del 2012 il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti), è del 4,3%, un rialzo superiore a quanto segnato nel 2011 (3,5%). Lo rileva l\’Istat nelle stime. Si tratta del valore medio annuo più alto dal 2008.
CONSUMATORI,IN 2012 RICADUTA 888 EURO A FAMIGLIA – Un tasso medio d\’inflazione nel 2012 al 3%, addirittura al 4,3% per il solo carrello della spesa, comporta \”ricadute per una famiglia media pari a +888 euro, di cui +241 solo nel settore alimentare\”. E\’ quanto sostengono Federconsumatori e Adusbef, commentando gli ultimi dati dell\’Istat. Valori, aggiungono le due organizzazioni, \”ancora sottostimati rispetto a quella che è stata la vera stangata del 2012, che conteggiando anche l\’aumento della pressione fiscale, risulta pari a +2.333 euro\”. Inoltre sia per Federconsumatori sia per Adusbef \”anche il 2013 non sarà da meno: nel nuovo anno vi sarà un aumento di prezzi e tariffe pari a +1.490 euro a famiglia\”. Secondo entrambe \”bisogna agire con determinazione per contrastare le evidenti speculazioni sui prezzi: non è tollerabile, infatti, che di fronte ad una caduta della domanda come quella a cui assistiamo da anni si verifichino aumenti tanto marcati\”.