Non passa giorno che no si debba assistere ad arresti per corruzione od associazione criminale. sono appena passati 2 giorni dall\’ultimo arresto del sindaco di Lavagna in Liguria che nel padovano, più precisamente ad Abano Terme, viene arrestato il Sindaco fresco fresco di riconferma, Luca Claudio. L\’accusa? La solita, corruzione e tangenti! Però il problema è sempre lo stesso, se verrà confermata l\’accusa, il soggetto verrà condannato a qualche anno di carcere con la condizionale e pertanto non farà galera e magari ce lo ritroveremo nuovamente in futuro in campagna elettorale. Diciamo troppo spesso che servono leggi più dure, ma servono anche azioni altrettanto dure, gente corrotta va\’ \”radiata\” da ogni posizione amministrativa, gli vanno cancellati i contributi del periodo in cui ha corrotto e lo si deve far ritrovare iin una condizione normale come ogni cittadino, alla faticosa ricerca di un lavoro per poi ritrovarsi a fine mese con uno stipendio da fame. Serve onestà e legalità in questo paese, altrimenti mai nulla cambierà!!!
Arrestato il sindaco di Abano Terme appena rieletto
È stato arrestato Luca Claudio, il sindaco di Abano Terme, in provincia di Padova. Il primo cittadino era appena stato riconfermato dalle ultime elezioni amministrative e aveva ricoperto la stessa in carica per dieci anni, dal 2001 al 2011, di Montegrotto terme.
Claudio risulta essere coinvolto nell’inchiesta su presunte tangenti. L’operazione denominata «Imperator» condotta dalla guardia di finanza di Padova ha portato all’arresto di due pubblici amministratori (tra cui il sindaco) e tre imprenditori, indagati a vario titolo per i reati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e riciclaggio. Altre 18 persone sono indagate. In corso anche 22 perquisizioni domiciliari. Le indagini hanno portato alla luce una vera e propria “tangentopoli”.
Le indagini dei finanzieri del Gruppo di Padova hanno alzato il velo, spiega la Gdf, «su un vero e proprio sistema tangentizio che ha governato l’affidamento di appalti e lavori pubblici dapprima nel Comune di Montegrotto Terme, a partire dal 2008, quando il sindaco Claudio era destinatario di una percentuale varia (dal 10 al 20%) sulle somme liquidate alle aziende che si occupavano della manutenzione del verde pubblico». Secondo la Gdf il sistema sarebbe stato «esportato» poi nel Comune di Abano Terme nel 2011 e «proseguito in quello di Montegrotto grazie all’amico Massimo Bordin (ora agli arresti domiciliari), passato nel frattempo dalla carica di Vice Sindaco a quella di Sindaco».
Per le Fiamme Gialle, il contante era utilizzato anche per sbloccare l’iter di procedimenti per il rilascio di concessioni e autorizzazioni edilizie, prima lento e difficile, poi, una volta che gli imprenditori avevano compreso la «necessità» di corrispondere utilità al Sindaco, miracolosamente efficiente. Sa rebbe il caso dei 7.000 euro corrisposti nel novembre 2012 a Luca Claudio, come prima tranche della somma richiesta di 60.000 euro come contropartita per agevolare il rilascio di alcune autorizzazioni per cantieri edili; ma anche dei 25.000 euro per velocizzare una concessione edilizia per la costruzione di una palazzina, sempre ad Abano. In una circostanza, invece, per imprimere uno sprint alle pratiche relative al cambio di destinazione d’uso da commerciale a residenziale di alcuni immobili a Montegrotto, il sindaco Claudio secondo le indagini della Gdf, avrebbe indotto due imprenditori a cedergli un appartamento al prezzo di 65.000, pari alla metà del valore di mercato.