\”Vigliacchi e senza vergogna. Non lasciano in pace nemmeno i morti: parlano tanto di rispetto, di famiglia, e poi si muovono nell\’ombra per danneggiare la memoria di chi li ha combattuti alla luce del sole. Non dobbiamo spaventarci di fronte a questi atti ma essere ancora più uniti nella lotta a questo cancro che sta cercando di impossessarsi del nostro Paese. Non gli dobbiamo dare tregua\”
Di seguito, la notizia (Fonte: Telereggiocalabria.it)
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Persone non identificate a Paola hanno forzato i sostegni e girato le scritte delle targhe toponomastiche del Ponte intitolato a Luigi Gravina ucciso nel 1982 dalla \’ndrangheta.
A dare notizia dell\’accaduto è il giornalista Guido Scarpino, genero di Gravina. L\’intitolazione del ponte a \”Luigi Gravina – Martire per la libertà\” era stata ufficializzata lo scorso 28 dicembre dall\’amministrazione comunale di Paola.
Gli ignoti hanno forzato i sostegni della targa e hanno rivolto la scritta in modo che i passanti non potessero leggerne i contenuti. Gravina venne ucciso a 33 anni, nel 1982, \”per essersi opposto – spiega Scarpino in una nota – reiteratamente alle richieste estorsive della criminalità organizzata locale. Per ovviare a questo genere di problemi in futuro si sta pensando all\’installazione di telecamere a circuito chiuso\”.