Paola Farina per Ilcittadinomb.it – Tornano ad accendersi i riflettori sulla cava di via Molinara, meglio conosciuta come \”la cava della \’ndrangheta\” perchè al centro di un traffico illecito di rifiuti gestito dalla criminalità organizzata, scoperto nel 2008 con l\’operazione \”Star Wars\” della polizia provinciale, coordinata dalla Procura di Monza. Il terreno da allora è rimasto così com\’è. Nessuna bonifica è stata avviata. E il sindaco Roberto Corti, alla guida della città dallo scorso giugno, non lo ha dimenticato.
Venerdì il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti con i tecnici comunali e i vigili ha effettuato ieri un sopralluogo sull\’area, insieme a due esperti, che presenteranno poi un preventivo per l\’effettuazione delle analisi in profondità. Sono infatti necessarie delle analisi approfondite del sottosuolo, perchè quelle fatte finora non bastano. Lo aveva segnalato già il consulente nominato dalla giunta Mariani nella sua relazione, in cui stimava per la bonifica una spesa di almeno 2 milioni e 800 mila euro.
Le sue analisi erano arrivate al massimo a 3 metri di profondità: \”Le indagini – ha scritto l\’ingegner Giuseppe Farina – si possono considerare incomplete e meritano ulteriori approfondimenti, perché esistono sospetti della presenza di rifiuti particolari, interrati e sinora non rinvenuti con i metodi utilizzati, i quali possono ritenersi pericolosi\”. Chi pagherà la bonifica? L\’obiettivo del comune è quello di avvalersi sui responsabili. Ma c\’è anche la possibilità di ottenere dei finanziamenti dalla Regione. Per averli, occorrono le analisi approfondite ed una relazione specifica. Altrimenti la cava non può rientrare nell\’elenco delle bonifiche da finanziare, almeno in parte, con un contributo del Pirellone.
Per questo si è mossa la macchina e sono stati richiesti i preventivi e le relazioni da presentare in Regione. Sotto potrebbero nascondersi dei rifiuti pericolosi. E\’ quindi importante, non perdere altro tempo. Ma quella di via Molinara non è l\’unica discarica su cui si concentra l\’attenzione dell\’amministrazione. Il servizio ambiente ed ecologia ha in corso 26 procedimenti di bonifica ambientale. Nell\’elenco figurano casi ormai noti, frutto dei controlli effettuati dalla polizia locale. L\’ultima discarica denunciata è quella di via Serao, dove è stato scoperto un deposito incontrollato di rifiuti.
Nella stessa zona, in via Calvino, c\’è un altro deposito di rifiuti e autocarri e un distributore di gasolio abusivo. Altri depositi privi di permessi sono sparsi per la città, da via Sabotino a via Leoncavallo, via Monte Rosa, via Forlanini. C\’è poi un altro elenco sui cui sta puntando l\’attenzione l\’amministrazione: è quello dei condoni respinti. In base alle verifiche effettuate finora dai vigili e dai tecnici, solo due dei 9 casi segnalati sono stati demoliti. Per gli altri sono in corso dei contenziosi; i proprietari delle aree infatti non solo non hanno abbattuto le costruzioni non condonate, ma in alcune situazioni si sarebbero addirittura allargati.