Ho combattuto, e ancora combatto, per il riconoscimento di quei diritti che non sono solo miei ma di tutti. Lavoro, libertà, dignità, serenità… rispetto. D’altro canto non mi sono mai tirato indietro difronte al dovere di agire nella trasparenza, di rispettare la legge, di essere d’aiuto a chi ha bisogno, di indignarmi davanti alle ingiustizie. Diritti e doveri sono le facce di una stessa medaglia, non possono esserci gli uni senza gli altri. Una società con tanti professori sui diritti e pochi autentici maestri dei doveri è destinata ad essere bocciata. La faranno da padroni la corruzione e il clientelismo, lasciando sempre meno spazio a chi studia, lavora, amministra e agisce nel rispetto delle regole.