Il tasso di disoccupazione non ha bisogno di commenti. Il Paese è in declino, inesorabilmente. La crisi del mercato dell\’auto, la delocalizzazione del polo tessile, lo smantellamento dell\’industria \”pesante\” stanno mutando la geografia del lavoro in Italia. Da questa crisi, usciremo senz\’altro più deboli. Buona parte della colpa è della classe politica: miope e settaria, interessata ai privilegi di casta e non all\’innovazione.
Tre sono gli ambiti per una terapia d\’urto sull\’occupazione: autonomia energetica attraverso le fonti rinnovabili, no tax area nel Sud del Paese, defiscalizzazione radicale per le assunzioni dei giovani e per gli utili reinvestiti. Dobbiamo fare presto, o saremo tagliati fuori dalle direttrici di sviluppo mondiale.
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Fonte : Ansa – Disoccupazione agosto ferma a 10,7%, top da 2004 . Ue-17: ad agosto nuovo record, sale a 11,4%
Il tasso di disoccupazione ad agosto resta stabile al 10,7%, lo stesso livello di luglio e giugno, confermandosi il piu\’ alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili): sale invece di 2,3 punti su base annua. Lo rileva l\’Istat (dati destagionalizzati e provvisori).
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ad agosto è al 34,5%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali su luglio, mentre risulta in aumento di 5,6 punti su base annua. Lo rileva l\’Istat (dati destagionalizzati e provvisori) aggiungendo che tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 593 mila.
Ad agosto gli inattivi, cioé coloro che non hanno e non cercano un lavoro, sono tornati ad aumentare su base mensile dopo circa un anno, infatti non si registrava un rialzo congiunturale da settembre 2011. L\’aumento degli inattivi su luglio è di 92 mila unità (+0,6%) e si tratta quasi esclusivamente di donne.
UE-17: DISOCCUPAZIONE AGOSTO NUOVO RECORD,SALE A 11,4% – Ennesimo picco della disoccupazione nell\’eurozona, che ad agosto ha raggiunto il nuovo record dell\’11,4%, il più alto dalla creazione della moneta unica. Lo ha reso noto Eurostat, che ha di nuovo rivisto al rialzo il dato di luglio, dall\’11,3% all\’11,4%. Ai massimi livelli anche il tasso nell\’Ue a 27 paesi, al 10,5%.