\”Oltre 2 milioni e mezzo di italiani senza lavoro. Il 37 % dei giovani di età compresa tra i 15-24 anni sono disoccupati.
E\’ emergenza sociale. Dobbiamo guardare la realtà in faccia, senza ipocrisie. Il governo dei banchieri e dell\’alta finanza non ha affrontato e risolto i nodi strutturali del Paese: pressione fiscale, riforma della P.A., taglio ai costi e privilegi della politica, rilancio della competitività aziendale, piano occupazionale per i giovani e tante altre questioni importanti.
L\’Italia sta vivendo una fase drammatica, strangolata dalla crisi economica mondiale e dall\’incapacità della sua classe politica di provvedere alle reali esigenze della collettività nazionale. Adesso basta. Dobbiamo cambiare. Non possiamo accettare passivamente questa triste condizione. Dobbiamo reagire insieme.
All\’io della Casta, dobbiamo contrappore il Noi comunitario: We care. Mobilitiamoci dal basso, facciamo rete, proponiamo insieme un cantiere della Speranza: raccogliamo le nostre proposte e rimbocchiamoci le maniche per ri-costruire insieme l\’Italia\”.
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Fonte Ansa
ROMA – Il tasso di disoccupazione ad aprile è al 10,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su marzo e di 2,2 punti su base annua. E\’ il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Lo rileva l\’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Guardando le serie trimestrali é il più alto dal I trimestre del 2000.
Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre 2012 vola al 10,9%, in crescita di 2,3 punti percentuali su base annua. Lo rileva l\’Istat (dati grezzi). Si tratta del tasso più alto dal primo trimestre del 1999.
Il numero dei disoccupati ad aprile é di 2 milioni 615 mila, il livello più alto dall\’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e, guardando al trimestrale, dal secondo trimestre del 1999. Il rialzo è dell\’1,5% su marzo (+38 mila unità). Su base annua l\’aumento è del 31,1%, ovvero 621 mila unità.
Il tasso di disoccupazione viaggia sopra il 10% ormai da due mesi, marzo (10,1%) e aprile (10,2%). E\’ quanto rileva l\’Istat (dati provvisorie e destagionalizzati). E\’ stata così superata la soglia psicologica del 10% e guardando ai dati grezzi di aprile il tasso di disoccupazione è addirittura superiore, pari all\’11,1%. I tecnici dell\’Istat parlano di una fotografia \”preoccupante\”.
Nel primo trimestre del 2012 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 35,9%, il tasso più alto dal primo trimestre del 1993 (inizio della serie storica), toccando un picco del 51,8% per le giovani donne del Mezzogiorno. Lo rileva l\’Istat in base a dati grezzi e confronti annuali.
CAMUSSO, SENZA LOTTA RECESSIONE SARA\’ SEMPRE PEGGIO – \”E\’ la conseguenza di un Paese che é in recessione e di scelte politiche che non fanno nulla per contrastare gli effetti recessivi sul Paese\”. Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil ha commentato i dati sulla disoccupazione dell\’Istat, a margine del festival dell\’economia di Trento. \”Non ci si può limitare a delle politiche di rigore che continuano ad alimentare la recessione. Bisogna cominciare a creare lavoro, sennò i dati saranno, mese dopo mese, sempre peggio\”, ha aggiunto.
CISL, E\’ EMERGENZA SOCIALE – I dati Istat \”relativi al mese di aprile sono in ulteriore pesante peggioramento rispetto alla già grave situazione precedente\”. Lo sostiene in una nota il segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini, commentando i dati Istat su occupati e disoccupati. \”Tutti gli indicatori sono negativi\”, sottolinea Santini, a a partire da \”un aumento della disoccupazione ormai stabilmente al di sopra del 10%\”. Per il sindacalista \”la disoccupazione giovanile resta il problema più acuto, stabilmente al di sopra del 35%, con un aumento di quasi 8 punti su base annua\”. Ecco che, aggiunge, \”si profila con contorni sempre più netti in tutto il Paese una vera e propria emergenza che in alcune aree del Sud è ormai a livelli di dramma socialmente insostenibile\”. Secondo Santini \”non ci può rassegnare al declino che rischia di essere sempre più rapido se il Governo non metterà in campo politiche mirate ed efficaci per la crescita e per il lavoro\”.
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