E dopo il tipico \”minestrone\” all\’italiana, ecco che ci viene servito il dolce (anche se in pratica saremmo alla frutta!). E\’ il momento di assistere all\’altrettanto vergognoso defilè dei \”…ma io non sapevo…\”. Ora tutti si schierano dietro alla tipica frase, rigorosamente DOC dei pseudo onesti cittadini italiani beccati con le mani nel sacco. Ma andiamo per ordine:
- I carabinieri sapevano benissimo del funerale che si sarebbe svolto il 20 agosto, sapevano ora e luogo della funzione perchè il giorno prima 19 agosto, di fretta e furia la cancelleria della Corte d\’Appello di Roma emette un\’ordinanza che permette ad Antonio Casamonica (figlio del defunto boss Vittorio), agli arresti domiciliari, di poter partecipare al funerale del padre. Ordinanza consegnata dai Carabinieri di Ciampino che a questo punto sapevano benissimo di quanto sarebbe avvenuto il giorno successivo. Inoltre il giorno dopo, 20 agosto giorno del funerale, in mattinata viene emessa un\’altra ordinanza urgente che permette ai nipoti del boss, Consilio e Loreta Casamonica anche loro ai domiciliari di partecipare al funerale. Questa volta sono i Carabinieri di Tor Vergata a consegnare l\’ordinanza. PER CUI I CARABINIERI DI ROMA SAPEVANO! notifica 1notifica 2
- Il direttore della banda che suona al funerale è un ex carabiniere in pensione, Francesco Procopio che dice di essersi presentato con i libretti delle marce funebri, ma che gli è stato chiesto di cambiare e allora via con musiche allegre come quella de \”Il Padrino\” e “Così parlo Zarathustra” di “Odissea nello spazio” che però a suo dire non conosceva personalmente ma per fortuna nota alla \”tromba\” che ne ha suonata un bell\’assolo. Il tutto gratuitamente perchè loro suonano per passione e poi, la ciliegina sulla torta: «figurarsi, se avessi saputo chi era Vittorio Casamonica mai avrei acconsentito a suonare». SE SUONI AD UN FUNERALE, ANCHE SE GRATUITAMENTE, A ROMA E SEI PURE UN EX CARABINIERE NON PUOI NON SAPERE CHI ERA VITTORIO CASAMONICA!
- 12 auto dei vigili urbani accompagnavano il corteo funebre, una macchina dei carabinieri e una della polizia nella piazza della parrocchia. I vigili sostengono di essere arrivati al funerale senza alcun piano per l\’emergenza viabilità: «Non c\’era ordine di servizio, abbiamo dovuto improvvisare». LE FORZE DELL\’ORDINE SAPEVANO!
- Prefettura e Questura non hanno mosso un dito, nonostante esista l\’articolo 27 del Testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, che conferisce al Questore il potere di fermare le esequie «sontuose» e queste lo erano. SAPEVANO MA NON HANNO FATTO NULLA
- Lelicottero che volava in quell\’area e che gettava petali di rosa era partito da Terzigno in provincia di Napoli e nonostante chi ha dato l\’autorizzazione al volo conoscesse la rotta prima del decollo, lo stesso ha fatto a loro dire \”una variazione non comunicata e non autorizzata\”. SAPEVANO MA NON SE L\’ASPETTAVANO O NON SAPEVANO MA HANNO UGUALMENTE AUTORIZZATO.
- Il parroco della Chiesa dove si è celebrata la funzione, 13 anni di giornalismo alle spalle. Celebra un funerale dove non conosce il defunto, nemmeno se ne informa su chi fosse per poterne \”predicare\” correttamente l\’omelia. Non si accorge, a dir suo, che all\’esterno della SUA Chiesa viene affissa una gigantografia con il volto del boss in abbigliamento quasi \”papale\” e sottotitolato \”Re di Roma\”. Ma c\’è di più, non si accorge, troppo preso dall\’organizzarsi al meglio per il suo \”particolare cliente\” (ma allora sapeva???) che nel piazzale antistante la SUA Chiesa si stà svolgendo un\’opera Holliwoodiana più che una cerimonia funebre, con tanto di colonna sonora ed attori. SAPEVA BENISSIMO MA HA TACIUTO ED ACCONSENTITO!
Ora molte di queste azioni non sono azioni illegali e non è questo che vogliamo sottolineare, ma la beffarda presa in giro di tutti questi soggetti che nonostante l\’evidenza si nascondono dietro al tipico, ripetuto e ridicolo \”…ma io non sapevo…\”. Basta prendere in giro gli italiani, basta prendersi gioco delle leggi con la connivenza di alcuni suoi tutori, basta con questa deplorevole e vergognosa cultura del potere mafioso contro il quale lo Stato fa\’ poco e niente se non a volte addirittura accettarlo. E\’ ora di dire basta e che chi ha sbagliato paghi, dalle Forze dell\’Ordine di ogni ordine e grado ai politici troppo presi dalle vacanze per occuparsi di cose, per loro, così poco importanti!
fonte:roma.corriere.it