La polemica già di per se era forte nel momento in cui il legale aveva chiesto la scarcerazione del capo dei capi di Cosa Nostra Totò Riina, per dargli la possibilità di \”morire dignitosamente\”, ma ora che da poco la cassazione ha accolto il ricorso del legale del padrino, pertanto ci si chiede qual\’è il limite tra giustizia ed umanità e se questo limite esista veramente. Totò Riina si è macchiato di reati tra i peggiori possibile, a lui sono addebitate le stragi del 1992 e di tanti altri omicidi da lui ordinati, persone morte, famiglie distrutte nei modi più orribili ai quali la dignità non è mai stata presa in considerazione dal boss ed oggi invece si chiede che la sua morte possa essere dignitosa, è inaccettabile una cosa del genere, si uccidono per la seconda volta le sue vittime strappandogli ogni briciolo di dignità rimasta. Non siamo noi a dover decidere come e quando una persona debba morire, a differenza di Riina che nella sua vita queste decisioni le ha sempre prese, ma sicuramente il nostro giudizio terreno e di cittadini è quello di poter \”opinionare\” il se, un \”uomo\” come Riina, debba o meno avere una morte dignitosa e per noi, è un fermo NO, per rispetto alle vittime di mafia ed ai loro familiari!!! Auspichiamo che il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, a cui spetta la decisione finale, si pronunci in questo senso.