È stata pubblicata in questi giorni la relazione periodica della DIA che fa riferimento al secondo semestre del 2022, proprio i mesi durante i quali si è dato avvio al procedimento di revoca della scorta per me e per la mia famiglia. Davvero non riesco a capire quali elementi avrei dovuto fornire io che potessero essere nuovi rispetto alle informazioni già in loro possesso. Ancora una volta sono loro a ribadire l’indiscusso potere che le cosche che ho denunciato detengono in Calabria, sul resto del territorio nazionale e anche oltre i confini italiani. Vorrei poter capire il senso di questa ennesima vessazione, conclusasi peraltro, il 5 agosto con la notifica di un documento neanche a me indirizzato, nel quale si comunicava agli uffici competenti che il procedimento di revoca della scorta era stato archiviato.
Tutto ciò è davvero surreale! non ho avuto le motivazioni, mi è stato negato l’accesso agli atti, sono stato lasciato per quasi un anno in un clima di sospensione logorante, per poi leggere fra le righe dei loro documenti che il pericolo è attuale, lo è sempre stato e sono loro stessi a ribadirlo e scriverlo nero su bianco! Mi chiedo quale fosse la reale motivazione di tutto ciò… un tentativo di scaricarmi definitivamente?