È di qualche ora fa la notizia dell’ennesimo suicidio in carcere. all’indomani di queste tragedie si apre la discussione, si mettono sul piatto tutte le problematiche di gestione del sistema carcerario… personale insufficiente, strutture a volte fatiscenti e quasi sempre sovraffollate, pochi interventi per un concreto recupero reinserimento nella società. Raramente però si affronta il tema della violenza, soprattutto sessuale, tra detenuti. È un fenomeno conosciuto, ritenuto in qualche modo scontato, di cui però credo si parli poco. Non sarà questo il caso, ma quanti subendo una violenza del genere, in un luogo di detenzione, dove ogni cosa viene esasperata, si trovano a non reggere alla vergogna, alla vessazione ripetuta e credono che l’unica via d’uscita sia il suicidio? Fermo restando che le pene vanno scontate, si dice che il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri… probabilmente, visto ciò che ogni giorno accade nelle nostre carceri e gli scandali che si susseguono, mi chiedo nuovamente oggi: siamo davvero un paese civile?