Lo stato delle inchieste coordinate dalla Dda e dalla Procura ordinaria di Catanzaro in materia di eolico è stato al centro di una riunione operativa di coordinamento che si è svolta stamani nell\’ufficio del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo, alla presenza di Maria Vittoria De Simone, referente della Dna per i magistrati catanzaresi. Alla riunione hanno partecipato anche il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, tutti i magistrati titolari di inchieste sull\’eolico e rappresentanti delle forze dell\’ordine che conducono le indagini.
Sull\’esito dell\’incontro, i partecipanti si sono chiusi in uno stretto riserbo. I magistrati catanzaresi indagano su diversi filoni. Il principale è quello che riguarda una presunta tangente di due milioni e 400 mila euro pagata ad esponenti politici da imprenditori interessati ad entrare nell\’affare dell\’eolico in Calabria, ma anche l\’iter realizzativo dei singoli parchi e le procedure attivate dopo le richieste avanzate da varie società. In questo filone sono indagate 34 persone, tra le quali l\’ex presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, e due ex assessori dell\’esecutivo di centrosinistra in carica nella passata legislatura, Nicola Adamo e Diego Tommasi, oltre a imprenditori e funzionari regionali, nei cui confronti la Procura ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla concussione, corruzione, abuso d\’ufficio e falso.
Nei mesi scorsi l\’indagine è stata prorogata e la scedenza dei termini è prevista per fine luglio. L\’inchiesta dovrebbe essere suddivisa adesso in tanti filoni, il principale dei quali resta quello relativo al presunto pagamento della tangente. Poi il materiale, raccolto in 126 faldoni, sarà suddiviso per ogni singolo parco.
La Dda indaga poi su presunte infiltrazioni delle cosche nel parco eolico di Isola Capo Rizzuto. A questo riguardo, nel pomeriggio, è prevista anche una riunione alla Procura di Crotone che indaga su presunte irregolarità nella costruzione di un altro parco eolico del crotonese.
Infine, la Procura di Catanzaro sta indagando anche sul parco eolico di Girifalco che nei mesi scorsi è stato posto interamente sotto sequestro per presunte irregolaritàper una serie di violazioni alle norme urbanistiche ed alle direttive previste nella delibera regionale.
tratto da TeleReggioCalabria.it