\”Non è una scena da film ma la triste e cruda realtà\”
Sembra quasi di trovarsi davanti alla scena di un film. Un trasferimento, un piano, l\’assalto al furgone della polizia penitenziaria, un morto, dei feriti e un ergastolano che scappa, che evade. Eppure non è finzione. E\’ realtà. E\’ accaduto ieri nel Varese. Un comando di quattro uomini ha assaltato un furgone della polizia penitenziaria con l\’obiettivo di liberare il detenuto, condannato all\’ergastolo, Domenico Cutrì, presunto boss della \’ndrangheta. Dopo una sparatoria, un morto e due agenti feriti il piano si realizza e Domenico Cutrì riconquista la libertà.
\”Questa notizia mi lascia senza parole. – commenta Masciari – E\’ un fatto molto grave. C\’è un uomo che dovrebbe essere dietro le sbarre che vaga a piede libero, chissà dove. Ci sono degli agenti, che hanno rischiato la loro vita e dei passanti che , come sempre, si sono trovati al momento sbagliato nel posto sbagliato. Non sono scene da far west. E\’ la cruda e triste realtà. Ha ragione il pm Gratteri nel dire che se fosse stata obbligatoria la videoconferenza per detenuti di alta sicurezza questo gravissimo episodio non si sarebbe verificato, infatti con la video conferenza oltre a risparmiare contemporaeamente soldi e tempo, si potrebbero annullare le spese di trasporto e soprattutto eliminare il pericolo per l’incolumità degli stessi agenti di polizia penitenziaria (le forze dell\’ordine svolgono ogni giorno con coraggio il loro dovere) e dei passanti, eliminare dunque le condizioni per evitare il ripetersi di tali eventi. Non è possibile accettare che accadano, ancora, questi episodi. Sono necessarie delle pene più dure, un sistema di controllo più rigido. Per i criminali non possono essere ammessi sconti.\”
Fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/14_febbraio_03/assalto-furgone-polizia-sparatoria-evade-detenuto-21500ad4-8ce3-11e3-b3eb-24c163fe5e21.shtml