Expò ha chiuso i battenti e dopo infinite polemiche, arresti per corruzione ed infiltrazioni della \’ndrangheta negli appalti ed il plauso del Presidente Mattarella che ne esalta il successo (forse non aveva fatto bene i conti), l\’entusiasmo dell\’obiettivo raggiunto come tanti dicono ma che non convinti non lo esaltano più di tanto, eccoci a fare velocemente due conti a livello matematico da prima media, quindi i visitatori sono stati circa 21.000.000, uomo più uomo meno, la media del costo del biglietto era di 39,00 euro (all\’inizio qualche euro in più e poi sono piovete le offerte e le convenzioni, prezzo preso dal listino ufficiale Expò 2015 per una giornata per un adulto,che potete trovare qui) quindi 21 milioni moltiplicati per 39,00 euro abbiamo un incasso di circa 819 milioni di euro. Poi ci aggiungiamo i circa 400 milioni di introiti generati dagli sponsor arriviamo ad un introito (quasi) complessivo di 1,219 miliardi di euro circa. Ora se la matematica non è un\’opinione, il costo complessivo è di 2,4 miliardi di euro, con 1,3 miliardi di investimenti sull\’infrastruttura, 800 milioni costi di gestione e 160 milioni per l\’acquisto dei terreni, ci ritroviamo con una perdita di poco più di 1 miliardo di euro. Ora potremmo anche sbagliarci visto che alcuni dati non sono del tutto ufficiali ma, concedendoci un margine di errore di qualche centinaio di migliaio di euro, dov\’è il successo così tanto entusiasmaticamente sventolato dal Presidente Mattarella? Si certo, anche lui ha ragione nel parlare di successo italiano, perchè è da un po\’ di anni che il successo italiano è calcolato più sulle perdite che sui profitti, ma ora più che di successo dovrebbe pensare a tutti i disoccupati che la fine dell\’Expò ha rilasciato, all\’uso che se ne farà delle infrastrutture realizzate e soprattutto a combattere contro tutta quella \”feccia\” di corrotti e corruttori senza scrupoli che metteranno le mani su questo lascito. Forse il Presidente si riferiva a questo successo italiano dove a vincere sono sempre i più furbi!