Pubblichiamo di seguito alcune foto di Mario Spada dell\’incontro \”Organizzare il Coraggio\”, che si è svolto all\’interno del Festival \’Trame\’ giovedì 23 giugno, ed ha visto ospite anche l\’imprenditore calabrese Pino Masciari.
Le ore piccole per sentire Caselli o Ingroia, il fratello di Peppino Impastato o il testimone scomodo Pino Masciari. Nessuna discoteca né bandiere di partito, niente palcoscenici faraonici ma semplici pedane nel centro storico lametino che nella settimana s\’è rivitalizzato di gente, soprattutto giovani, anche arrivati da fuori.
L\’happening antimafia è finito ieri, a due passi dall\’enoteca \”Perbacco\” in Via Garibaldi, dove c\’è pure l\’esotico ristorante \”Mata Hari\” . Nei due locali ci sono stati incendi e attentati. Al festival del libro contro le mafie, battezzato \”Trame\” da Tano Grasso, tutto questo sembrava superato fino a tarda notte da un messaggio del tipo \”ce la possiamo fare\”.
Anche se mentre il procuratore Gian Carlo Caselli venerdì sera spiegava perché l\’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia, in una piazza affollata di gente piena di speranza, il commissario Antonio Borelli metteva sottosopra la casa di un galeotto a Sant\’Eufemia scoprendo un nascondiglio per due persone camuffato dietro una falsa parete, e una piantagione di canapa indiana. Via Boccioni, poche centinaia di metri dall\’aeroporto dove sono atterrati Caselli, don Ciotti e tutti i protagonisti del festival.
Né festa, né commemorazione. \”Trame\” ha fatto il punto sulla zona nera e quella bianca, in cui s\’infila la grigia. E nessuno si sarebbe aspettato un fiume di persone, nemmeno l\’assessore alla Cultura Tano Grasso che ha organizzato questa Woodstock contro la mafia.
\”Trame\” saluta Lamezia, la Calabria e tutta l\’Italia. Il suo messaggio l\’ha mandato: da una città dove la \’ndrangheta sembra inestirpabile arriva il segno che la lotta è ancora possibile. Si possono uccidere le persone, non la speranza. (tratto da Gazzetta del Sud)
Ho incontrato Pino poche settimane fa alla biblioteca di Collegno, ho portato mio figlio Mattia… Pino se ne ricorderà sicuramente, gli ha scritto una bellissima dedica!
Sono alle ultime pagine del libro: ho pianto…
Ma ho anche pensato a quale lezione ci sta dando Pino, una lezione di coraggio, lealtà, senso dello Stato.
Il coraggio di Pino ci dà speranza, la speranza che la nostra Italia possa cambiare e un giorno non essere schiava delle mafie.
Sarebbe bello un programma con Pino e Saviano…
grazie.
Fulvia