\”E\’ allarme rosso sul fronte occupazionale. La Fiat per tre settimane collocherà 5mila dipendenti in cassa integrazione. Il mercato dell\’auto, dicono le vendite, è in deciso calo. La crisi sta agendo in profondità, destrutturando la nostra produzione.
Dobbiamo agire con urgenza: serve un piano straordinario per il lavoro. Dobbiamo tagliare le tasse e colpire duramente sprechi e privilegi. La nostra economia va rilanciata, investendo soprattutto nel Sud del Paese: energie rinnovabili, sviluppo della produzione agraria, turismo e infrastrutture. Non perdiamo altro tempo a ciurlare nel manico: difendiamo le nostre aziende, colpiamo la casta parassitaria della politica, liberiamo il nostro presente. We care! \”
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Fonte: La Repubblica – Cassa integrazione Fiat . A Mirafiori nuovo stop. Tre settimane di fermo per 5 mila dipendenti, di cui appena 500 operai
Nel giorno dei dati di mercato che colano a picco (a giugno meno 24%) Fiat annuncia – dopo le giornate di giugno – una nuova cassa integrazione di quasi tre settimane. Lo stop interesserà circa 5 mila dipendenti, di cui solo 500 operai. La prima fermata sarà dal 30 luglio al 5 agosto, la seconda dal 27 agosto al 2 settembre, seguite da altri 4 giorni a settembre, il 13, il 14, il 20 e il 21.
\”Continua la crisi dell\’auto. La cassa integrazione del quartiere generale della Fiat – commenta Giorgio Airaudo, responsabile auto della Fiom – è un segno di difficoltà e noi non sappiamo se ci siano piani sufficienti per garantire all\’Italia il mantenimento delle Know how dell\’auto. Il governo deve intervenire: non si vive solo di spread, servono industrie e prodotti\”.
La cassa integrazione annunciata dalla Fiat interesserà anche gli Enti Centrali Powertrain di Mirafiori e Iveco, a Torino e di Balocco (Vercelli). In tutto 1.107 lavoratori, 830 dei quali impiegati e tecnici.