di Marco Greco Liceo Classico di Gioia del Colle
Per me è davvero difficile immaginare il mio futuro:la mia casa,la mia famiglia,il mio lavoro. Quindi non dirò cosa ci sarà di certo nella mia futura vita,ma cosa spero ardentemente che ci sia. Attraverso l’istruzione che in questo periodo della mia vita sto apprendendo in ogni ambito del sapere,spero di diventare un uomo onesto che conosca il senso di giustizia,altruista verso il prossimo,che non sia condizionato dal mondo spregevole che gli ruota intorno,che abbia sani e ferrei valori di vita con i quali farsi strada con testa sempre alta e vigile. Non pretendo con la mia istruzione di raggiungere lavori redditizi e molto remunerativi,anzi spero ardentemente di ottenere un lavoro “normale”,e quando uso questo aggettivo mi riferisco dal punto di vista umano,lavoro né troppo degradante né troppo portatore di autorità e rispetto.
Nel concludere,vorrei poi dire che mi associo a quei pochissimi ragazzi che come me ancora nutrono un granello di speranza per la meritocrazia;non dobbiamo essere noi a nutrire speranza,ma noi,nuova generazione,dobbiamo “generare”speranza per gli altri,diventare speranza per coloro che ci amano,per coloro che ci guardano con indifferenza e anche per coloro che ci disprezzano,perché capiscano le nostre vere potenzialità. Adesso tocca a noi. Siamo come carboni ardenti sotto un sottile strato di cenere,non dobbiamo aspettare l’aiuto di chi sa chi per emergere dalla cenere,ma dobbiamo essere noi a creare una tempesta tale non solo da spazzare via l’ostacolo ma anche da creare nuovi carboni in un fuoco eterno. Adesso tocca a noi. Adesso non si aspetta che noi.