\”Il Paese è allo sbando. Un giovane su tre, tra i 15-24enni attivi, è privo di occupazione. I disoccupati sono 2 milioni e 506 mila. La nostra democrazia è profondamente ammalata: stanno scippando i sogni ai nostri figli.
Sono costretto ogni giorno a fare i conti con questi racconti del dolore che umiliano il diritto alla speranza delle giovani generazioni. Dobbiamo reagire insieme. Non possiamo tollerare questo stato di cose.
Serve un piano straordinario per l\’occupazione giovanile. Le risorse vanno ricercate attraverso il taglio drastico dei costi della politica, tassando i grandi patrimoni e colpendo la zona, ancora estesissima, dell\’evasione fiscale. Con questa liquidità si può finanziare un fondo per l\’inserimento lavorativo dei giovani, defiscalizzando, per un quinquennio, del 100% gli oneri previsti per la prima assunzione e almeno del 50% per il secondo quinquennio.
Dobbiamo fare in fretta. Stiamo uccidendo il futuro di intere generazioni\”.
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Fonte: Ansa– Tasso disoccupazione record a marzo al 9,8% Bonanni: miscela esplosiva, tecnici non bastano
ROMA – Il tasso di disoccupazione a marzo è al 9,8%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su febbraio e di 1,7 punti su base annua. E\’ il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Lo rileva l\’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Guardando le serie trimestrali é il più alto dal terzo trimestre 2000. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a marzo è al 35,9%, in aumento di due punti percentuali su febbraio. E\’ il tasso più alto dal gennaio 2004 (inizio delle serie storiche mensili). Lo rileva l\’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Guardando le serie trimestrali é il più alto dal quarto trimestre 1992.
Quindi, risulta disoccupato oltre un giovane su tre tra i 15-24enni attivi, ossia coloro che hanno un lavoro o lo cercano (forza lavoro).
Il numero dei disoccupati a marzo è di 2 milioni e 506 mila, in rialzo del 2,7% su febbraio. Lo rileva l\’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Su base annua il rialzo è del 23,4%. E\’ il livello più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Con riferimento alle serie storiche trimestrali è record da IV trimestre 1999.
Il numero dei disoccupati a marzo è aumentato su base annua di 476 mila unità (+23,4%) e su base mensile di 66 mila. Il dato annuale risente dell\’aumento delle persone sul mercato del lavoro, gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, infatti, sono diminuiti di 427.000 unità.
A marzo gli occupati sono 22 milioni e 947 mila, in diminuzione dello 0,2% su febbraio, ovvero 35 mila unità in meno, e dello 0,4% rispetto a marzo 2011, pari ad un calo di 88 mila unità. Il risultato è determinato dal calo dell\’occupazione maschile.
A marzo il tasso di occupazione è pari al 57%, in lieve calo, di 0,1 punti percentuali, in termini congiunturali e in flessione di 0,2 punti su base annua. Lo rileva l\’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Risultano anche in diminuzione gli inattivi (15-64 anni), ovvero le persone che non sono né occupate né in cerca di lavoro: il calo è dello 0,3% (-40 mila unità) su febbraio, con il tasso di inattività che si posiziona così al 36,7%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,1 punti su base annua. Da questi dati emerge come l\’aumento del numero di disoccupati e del relativo tasso deriva principalmente dal fatto che coloro che prima erano inattivi ora si sono in cerca di un lavoro. Mentre il calo dell\’occupazione è meno accentuato, anche, perché, probabilmente, facendo riferimento agli ultimi dati trimestrali, gli occupati adulti restano più a lungo a lavoro, sia per l\’allungamento della vita media che per gli interventi sul sistema pensionistico.
Il tasso di disoccupazione maschile cresce di 0,3 punti percentuali su febbraio, portandosi al 9,0%; quello femminile segna un aumento di 0,1 punti e si attesta all\’11,0%. Rispetto all\’anno precedente, quindi, il tasso di disoccupazione maschile sale di 1,6 punti percentuali e quello femminile di 1,9 punti. La crescita della disoccupazione interessa così sia gli uomini sia le donne. In particolare, gli uomini disoccupati salgono del 3,9% rispetto al mese precedente e del 23,4% su base annua; il numero di donne disoccupate aumenta dell\’1,3% rispetto a febbraio e del 23,4% in termini tendenziali.
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