Oggi voglio augurarvi una serena domenica riportando una lettera (me ne sono state recapitate quattro, ma le pubblicheremo nei prossimi giorni) dagli studenti della 4 F dell’istituto “Virginio-Donadio” di Cuneo che ho incontrato lo scorso 6 aprile. E’ in loro, nei giovani, che ripongo la speranza di un domani migliore, un domani fatto di libertà e di giustizia, di legalità e di onestà che la società di oggi sembra non prendere sul serio questi valori imprescindibili per una vita serena. Buona Domenica Cari Amici Miei! Pino Masciari
Ciao Pino,
siamo sei ragazzi dell’Istituto agrario di Cuneo e abbiamo deciso di scriverti perché siamo rimasti molto colpiti dal tuo discorso e dall’energia con cui sei riuscito a trasmetterci i tuoi ideali. Ci hai aperto gli occhi: hai iniziato inondandoci della tua determinazione, ma soprattutto del tuo coraggio. Tutto ciò è andato però dissolvendosi, lasciando il posto ad un retrogusto amarognolo: sono venute a galla le grandi falle dello stato, della sua composizione e della non applicazione della costituzione.
Per qualche minuto ci è parso tutto una causa persa, come se le istituzioni, che immaginavamo come uniche speranze, fossero di colpo diventate la via per la condanna; poi però abbiamo capito: il tuo obbiettivo non è creare un plotone che intraprenda una guerra santa, ti basta sapere che siamo informati, che sappiamo del problema, in modo che siano i nostri piccoli e naturali gesti a produrre un cambiamento duraturo. Questa esperienza ci è piaciuta perché non è stata il classico resumè di una situazione, bensì un caffè senza zucchero, amaro perché rispecchia la dura realtà, ma ricco di caffeina, in grado di svegliarci e farci aprire gli occhi. Ti alleghiamo una vignetta trovata mesi fa; ci è sembrata la vera rappresentazione di come si possa reagire alla silenziosa sottomissione che subiamo tutti i giorni. Grazie per esserti alzato, Pino.
Nicolò Barbano, Nicole Giordano, Jacopo Greco, Gabriele Lando, Nicolò Morra, Carlo Serafini