di Giorgio Macario
Comitato Scientifico e Collaboratori Scientifici della Libera Università dell’Autobiografia.
Chi trama nell’ombra cerca di tenere tutti all’oscuro, contando sulla complicità di un silenzio corrotto dall’assuefazione all’ingiustizia.
Se l’ordine di abbandonare Pino Masciari in Calabria mettendo a repentaglio la sua incolumità e costringendolo ad un rientro impervio e malsicuro ha risposto ad interessi malavitosi infiltrati negli apparati dello Stato, questi vanno individuati, denunciati e contrastati alla luce del sole.
Se di altro si è trattato, concedendo il beneficio del dubbio in una situazione ancora in corso e non del tutto chiarita, ugualmente è necessario muoversi perché un episodio del genere non abbia mai più a ripetersi.
Chiunque sia il tecnico del Governo preposto ad un tale compito, ci attendiamo un pronunciamento chiaro e senza indugi.
Pino Masciari, “imprenditore per vocazione, organizzatore di coraggio per scelta, esule abitatore del limbo per necessità”, come ho già avuto modo di definirlo nel raccontare il suo indimenticabile ed accorato intervento al Festival nazionale dell’autobiografia di Anghiari lo scorso anno, ha già pagato abbastanza.
Chiunque intenda perseguitarlo ad oltranza, non potrà più fare i conti con un uomo isolato ma dovrà affrontare la reazione indignata di quanti non sono più disponibili a sopportare oltre.
Il coraggio di uno, quando incontra la ferma determinazione di molti, ha la forza di un fiume in piena.
Ci rifletta bene, chi se ne deve occupare.
Caro Pino, un abbraccio forte da tutti noi.
Comitato Scientifico e Collaboratori Scientifici della Libera Università dell’Autobiografia