Meno male che Sergio c’è!
Nei giorni scorsi, mentre si disquisiva sull’aumento del salario minimo, era spuntato fuori, e per giunta approvato in Senato, un emendamento vergognoso: la deroga al tetto massimo dello stipendio di alcune figure apicali della pubblica amministrazione… e non erano poche se si pensa che avrebbe interessato i vertici delle forze dell’ordine e tutti i capi dipartimento dei vari ministeri oltre che il segretario generale della presidenza del consiglio. Ma fortunatamente il netto dissenso del Presidente della Repubblica è riuscito a fermare questo scempio! Il Presidente del Consiglio a nome del Governo, in pieno accordo con il Colle, ha provveduto ieri a presentare un emendamento alla Camera che ha bloccato questa deroga indecorosa!
Tuttavia la vicenda la dice lunga sulla nostra classe politica. In un momento in cui dai dati ISTAT, sappiamo che 5.600.000 di italiani, di cui 1.400.000 sono bambini, vivono sotto la soglia di povertà assoluta, stavamo per assistere all’ingiustizia di vedere aumentati stipendi già più che consistenti: 240.000 euro annui! Sarebbe stato uno schiaffo a tutti i lavoratori, a chi fatica a pagare le bollette, a chi svolge lavori usuranti, a chi rischia di non riuscire più a portare il pane in tavola!
Fa rabbia constatare, per l’ennesima volta, che siamo nelle mani di una classe politica che dà sempre il peggio di sé, che non sa programmare, che rincorre l’emergenza per poi trovare con agio lo spazio per sistemare i propri rendiconti! Anche nelle battute finali di legislatura!
Che vergogna! Non ci sono più parole! Pino Masciari