Una volta che è passato l\’evento siamo più rilassati e possiamo parlare più apertamente.
Abbiamo sentito Pino Masciari felice della vicinanza delle persone, a conferma di quanto la società limpida e responsabile italiana, ancora di più quella calabrese, è vicina a lui e gliene dà dimostrazione nelle occasioni pubbliche, come occorso ieri.
Ringraziamo gli organizzatori e l\’amministrazione pubblica per aver accolto Pino a San Giovanni in Fiore e aver dato lui modo di far ascoltare ai cittadini una realtà di contrasto alla mafia e ai sistemi collusi.
Ma l\’andata e il ritorno di Pino non sono stati edificanti.
Il giorno della partenza abbiamo constatato che dalle due vetture assegnate si è passati ad un unico mezzo di accompagnamento per Pino. E pensare che la destinazione Calabria deve comporta una particolare cura nelle misure di sicurezza da adottare per ovvi motivi. Questa situazione ci ha fatto vivere con apprensione tutta la permanenza di Pino nella sua terra d\’origine.
E non è stato da meno il giorno rientro, quando ci ha chiamato per farci sapere che i carabinieri del nucleo di Cosenza non si sono fatti più vedere dopo l\’evento pubblico.
Pino ce lo ha segnalato preoccupato soprattutto per il mancato ausilio tra colleghi, conscio che attorno a lui sono esposti a rischio gli uomini della sua scorta.
Passare la notte senza l\’appoggio locale e ripartire il giorno successivo ha fatto vivere ore di preoccupazione per tutti: per Pino, per gli agenti della scorta, per la famiglia di Pino e per tutti i loro amici.
Non possiamo far altro che denunciare l\’increscioso fatto.