La ndrangheta è più persuasiva dello Stato! Se ne percepisce la forza e il potere in ogni settore, per questo spesso le persone scelgono di tacere divenendo complici di quel sistema criminale. Sebbene consapevoli che il loro silenzio li espone al rischio di finire in indagini e denunce, non sono disposte a scegliere di schierarsi contro la ‘ndrangheta, perché la presenza e la garanzia di tutela dello Stato, soprattutto in alcuni territori, non è sentita, non ha efficacia.
Invitare alla denuncia, se non si è in grado di garantire la sicurezza, il lavoro, la vita sociale, il mantenimento del proprio status civile, dove porta? Alla morte sociale, nella migliore delle ipotesi.
Per dare impulso autentico alla denuncia si devono garantire i diritti costituzionali, il lavoro, la libertà, la sicurezza… È un obbligo di cui lo Stato deve sapersi fare carico senza se e senza ma.
Non deve esserci più chi, dopo aver scelto di denunciare, si debba sentire vittima due volte: della criminalità organizzata, che lo ha vessato e annientato, e dello Stato che non ha saputo garantirne i diritti.