di Lucia Zagalolo Liceo Classico di Gioia del Colle
Quando più persone, soprattutto ragazzi, di diversa età e provenienza si incontrano nella bellezza della poesia, la cultura diventa una grande maestra di vita. Guardarsi negli occhi non curandosi delle differenze d’origine o di accento, di aspetto o di esperienza, è semplicemente puro e bello. Cinque ragazzi da cinque regioni diverse: un’opportunità di crescita che solo il premio “Ciro Coppola”, nella sua originalità poteva offrire. Lo scorso 28 dicembre ha avuto luogo la manifestazione, anch’essa carica di una disarmante energia positiva, presso la bellissima isola d’Ischia. I cinque finalisti Francesco Pasquale Acquaro da Cosenza, Angela Sassi da Caserta, Arianna Shivji da Pescara, Fiammetta Volpe da Cuneo e Lucia Zagalolo dalla provincia di Bari, si sono confrontati con una giuria di cinquanta ragazzi provenienti da diversi istituti superiori dell’isola. La giuria dei ragazzi si è dimostrata molto curiosa e attenta tanto che l’intervista è stata piacevolmente divertente e interessante. Io personalmente ho vissuto un’esperienza unica e molto costruttiva, che mi hai insegnato a gestire le mie emozioni e ad esprimermi per quella che sono. La mattinata è cosi volata, tra una domanda e una foto… La serata si è fatta un po’ attendere, ma il batticuore non ha tardato ad arrivare. La cerimonia conclusiva è stata un bel mix di poesia, musica, arte, cultura e sane risate. Una bravissima attrice Milena Monti ha dato voce e interpretazione a tutte le liriche e l’abile chitarrista Restituta Rango ha creato dei commenti musicali. Dopo un’attesa molto sentita il verdetto è esploso fra gli applausi: la vincitrice è stata la poesia “Ho perduto il mio io” di Arianna Shivji. Ogni attimo successivo si è poi trasformato in eterne e gioiose fotografie.. Loro sanno portarti lacrime di gioia e hanno l’incredibile potere di mantenere i ricordi sempre vivi e nitidi in noi. Ho molto apprezzato l’incontro con la giuria popolare e credo che insieme alla conoscenza degli altri finalisti è stata una delle esperienze più belle della mia vita. È semplicemente indescrivibile l’atmosfera che si respira, il calore e la passione della gente. È stato interessante conoscere gli altri quattro ragazzi perché solo così è stato possibile entrare in empatia con loro per comprendere l’origine delle loro liriche. Ho imparato ad amare ancora di più la poesia poiché mi ha aperto le porte di un’immensa esperienza formativa. Ogni parola, ogni verso (mio o di altri) è stato un tesoro inestimabile che con piacere ho reso parte di me. Avrò sempre nel cuore il ricordo di questo incontro ma soprattutto il confronto con gli altri. Noi ragazzi oggi perdiamo facilmente di vista i valori di cui nutrirci e diamo solo alla tecnologia l’opportunità di entrare nei nostri rapporti. Un uomo invece, si fa grande con la conoscenza, il sapere, l’arte del saper affrontare le sfide. Credo che in ognuno di noi ci sia poesia, e in ognuno di noi c’è un talento, basta sapere come accenderlo. Per fortuna ci sono ancora tanti esempi che potremmo seguire, tante persone che ci circondano, fanno sacrifici e ci amano per quello che siamo. Il premio “Ciro Coppola” mi ha insegnato a essere me stessa e a propormi per quello in cui credo. Inoltre ho imparato a conoscere nuovi aspetti degli altri ragazzi, come la loro vicinanza alla cultura. L’impegno in qualcosa in cui crediamo davvero è ciò che ci rende persone mature e parte attiva della nostra società. Amate l’arte e fatela vostra, riempite il cuore di passione e sarete grandi in tutto quello che farete.