D\’istinto chiunque potrebbe pensare che effettivamente in una regione come la Calabria, il principale ostacolo per ottenere il riscatto che merita, sia la \’ndrangheta ma non è così! Le mafie come la \’ndrangheta esistono ormai da tempi così remoti quasi da pensare che siano nate prima del \”big bang\” ma, ci si è mai chiesto cosa sarebbero, quanto potere avrebbero se non avessero incontrato sulla loro strada politici corrotti ed imprenditori altrettanto corrotti ed avidi di denaro? Cosa farebbero le mafie se il principio morale di onestà e legalità fosse radicato in tutte le persone con potere politico ed imprenditoriale? Niente, non sarebbero niente se non dei delinquentelli da quattro soldi. E\’ vero in parte quan to afferma il Presidente della commissione contro la \’ndrangheta Arturo Bova dicendo che “La ‘ndrangheta costituisce il principale ostacolo al riscatto della Calabria perchè inquina l’economia, altera la competitività, blocca lo sviluppo. Per combatterla serve un impegno per la cultura accanto agli ammirevoli sforzi della magistratura e delle forze dell’ordine” . Il principale ostacolo della Calabria, ma di tutte le regioni italiane, è la cultura dell\’illegalità che fa\’ parte di tutti noi anche se in minima parte. Molti diranno che non è vero, che non ci si rispecchiano in questa cultura, ma non è così perchè se noi per primi non PRETENDIAMO che ogni azione quotidiana sia legale, dallo scontrino per un semplice caffè alla fattura dal professionista, allora noi in quella cultura ci siamo eccome! La Calabria e comunque tutta l\’Italia, non è vittima delle mafie ma vittima dei calabresi e degli italiani corrotti che con le mafie ci fanno affari!
‘Ndrangheta, Bova: “E’ l’ostacolo principale allo sviluppo della Calabria”
“La ‘ndrangheta costituisce il principale ostacolo al riscatto della Calabria perchè inquina l’economia, altera la competitività, blocca lo sviluppo. Per combatterla serve un impegno per la cultura accanto agli ammirevoli sforzi della magistratura e delle forze dell’ordine”. Lo afferma il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova che domani, alle ore 10, interverrà all’iniziativa di studio “Il concorso esterno in associazione di tipo mafioso” nell’ambito del ciclo di seminari “Percorsi di diritto nell’attuale dibattito di Dottrina e Giurisprudenza”, promossi dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catanzaro nell’Aula “Giovanni Paolo II”. “Ho accolto con entusiasmo l’invito dell’Università Magna Graecia – dice – nel solco di un impegno che, fin dalla mia investitura, ho inteso dispiegare nell’ascolto costante e nel dialogo con il territorio e con tutte le migliori espressioni della società civile” – ha sottolineato Arturo Bova. “La depressione economica che stiamo attraversando – continua Bova – è figlia di una crisi che è anche umana, etica, culturale. Senza l’investimento in studio e cultura, l’antimafia avrà le armi spuntate nella dura battaglia contro la criminalità organizzata”. “Nel rispetto dei compiti individuali – ha evidenziato il Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta – ognuno deve attivarsi compiutamente per combattere corruzione, mafia e disagio sociale, debellando quelle povertà economiche e culturali che generano soggezione e sottomissione alla criminalità. Siamo chiamati a rifondare la Calabria intorno ad un progetto credibile che rafforzi la fiducia dei cittadini ed il ruolo delle Istituzioni. Per fermare il declino e contro la rassegnazione che dilaga – ha concluso Arturo Bova – dobbiamo impegnarci facendo bene il nostro dovere fino in fondo in un’azione capace di esaltare i principi di legalità e di buona amministrazione”.