Dieci anni fa Antonio Ciardullo denunciò il racket, oggi assieme a Ernesto Fabozzi – suo dipendente – viene ucciso: preoccupanti analogie con l\’assassinio di Domenico Noviello e Raffaele Granata, entrambi imprenditori che decisero di non pagare il pizzo.
Gli inquirenti seguono la pista del racket, articoli a riguardo su casertaoggi e su pupia.tv
Su Raffaele Granata segnaliamo un articolo di interno18
fonte napolionline.org
Sconvolgente,
nel video il ragazzo che dice “se denunci …, se non denunci soffri” oppure l’altro intervistato quando spiega alla giornalista “ogni commerciante, imprenditore, è difficile che denuncia.. poi devi fare tutta una vita protetta”.
La politica, prima fra tutti, dovrebbe cogliere questi segnali..
Un abbraccio fortissimo a Pino, Marisa, Otta e Fra!!!
Mi macate parecchio e non vedo l’ora di rincontrarvi…siete SEMPRE nei miei pensieri!
nige
Un nuovo anno alle porte,
con la promessa di continuare a starvi vicino.
Grazie delle vostra viva testimonianza.
é allucinante ed incomprensibile che le istituzioni non si impegnino per darvi un futuro migliore e sottrarvi alla morte…
mi dispiace molto, Pino, perchè immagino lo sconforto che può essere cresciuto ancora di più dopo aver appreso questa vicenda.
Vorrei fare qualcosa ma forse a sedici anni mi è possibile solo lasciarti qualche parola di conforto e narrare, narrare e ancora narrare della mafia e sollecitare all’antimafia perchè solo quando la cittadinanza sarà consapevole di tutto ciò che accade intorno a noi, forse potremo sconfiggere la mafia, le collusioni o almeno evitare queste orribili morti.
Un bacio a te e a tutta la tua famiglia