\”Dobbiamo avere coraggio: aboliamo l\’Imu e tagliamo la politica. Basta con i privilegi e gli sprechi: non possono pagare soltanto i lavoratori. Il rischio di innescare forti conflitti sociali è del tutto evidente: stiamo strangolando le famiglie, oberandole con balzelli inaccettabili.
Occorre reagire: serve un progetto di cambiamento. E\’ arrivato il momento di osare, di raccontare un\’altra storia: costruiamo insieme il cambiamento, rendiamolo possibile attraverso l\’impegno e la lotta.
Stiamo mortificando i sogni dei nostri figli: basta!
Aboliamo l\’Imu e i privilegi della politica: liberiamo il nostro futuro, occupando responsabilmente il nostro presente\”.
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Fonte: La Repubblica
MILANO – \”Chiediamo al governo di cambiare quanto prima l\’Imu; il rischio è che possano scoppiare delle tensioni sociali nel nostro Paese dopo il pagamento della prima aliquota\”: il presidente dell\’Anci Graziano Delrio, nel corso di una conferenza stampa al termine dell\’Ufficio di presidenza dell\’associazione, lancia l\’avvertimento, ma nello stesso tempo sottolinea la necessità di aumentare la tassa: \”L\’abbiamo detto fin dall\’inizio che le stime sul gettito dell\’Imu erano superiori a quelle che noi prevedevamo: il governo ha stabilito 21 miliardi, ma ci sarà un gettito minore e questo è un grande problema. Spero di sbagliarmi altrimenti il cittadino si troverà a pagare molto di più\”. Non è dello stesso parere il sottosegretario all\’Economia, Vieri Ceriani: \”La modifica delle aliquote è un\’ipotesi che al momento preferisco non considerare\” e conferma che sulle aliquote per il pagamento dell\’Imu il governo mantiene la barra dritta e non intende prevedere un intervento di modifica. Nel corso di un incontro con la stampa, Ceriani ha spiegato che \”il governo ha fatto un lavoro, il migliore possibile, utilizzando le banche dati. Quindi, ragionevolmente, auspichiamo di no dover intervenire sulle aliquote\”. Intanto Cgil Cisl e Uil annunciano che lanceranno con la manifestazione del 2 giugno la richiesta di aumentare di 400 euro le detrazioni per redditi da lavoro e pensione entro 55mila euro, di abolire l\’Imu su prime case non di pregio per famiglie con un solo immobile e di attuare la detassazione dei premi di risultato. Con \”una svolta epocale\” nella lotta all\’evasione.
L\’appello dell\’Anci. \”Al governo chiedo di mettere mano fin da subito all\’Imu e al patto di stabilità perché si rischia un tracollo degli investimenti nel nostro Paese, che già al momento sono in calo di circa un terzo rispetto ad un anno fa\”, ha detto ancora Delrio. \”Come istituzione repubblicana siamo pronti a fare un buon lavoro – ha premesso il presidente Anci -, ma altrettanto ci aspettiamo dal governo\”. La vicenda degli investimenti sta preoccupando molto il Paese, \”tant\’è che al momento – ha sottolineato il leader dei sindaci – sono molte le adesioni da parte delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali alla manifestazione dei sindaci del 24 maggio a Venezia\”.
Le stime. Secondo le stime dei Comuni, il gettito dell\’Imu rischia di essere inferiore di 2,5 miliardi rispetto alla vecchia Ici e i sindaci stimano che il governo dovrà alzare le aliquote. Un altro uno per mille in più sia sulla prima casa sia sugli altri immobili. L\’innalzamento servirà per centrare l\’obiettivo di pareggio di bilancio nel 2013 e potrebbe arrivare già in estate. Se non si procedesse in questo modo, potrebbe crearsi un buco nel bilancio pubblico di 8-900 milioni di euro, che comporterebbe un nuovo taglio alle risorse dei sindaci, sul 2012, di 1,3 miliardi. \”Il governo è sicuro del gettito Imu, noi non lo siamo\”, ha sottolineato il presidente dell\’Anci, Graziano Delrio. \”Non vorremmo che il governo si stupisse, già da tempo avevamo detto che mancavano 2,5 miliardi nel complesso – ha spiegato Delrio – e che era un errore fare i tagli sulla base delle stime perché i tagli sarebbero stati certi e le entrate incerte\”.
La posizione del governo. In merito all\’allarme lanciato dall\’Associazione dei comuni italiani, il sottosegretario Ceriani ha sottolineato che \”le stime del ministero dell\’Economia sono state fatte in stretto contatto con l\’Anci, quindi tutto concordato in sede tecnica con i comuni\”. La valutazione differente dell\’Anci, ha spiegato Ceriani, deriva dal fatto che \”hanno inviato un questionario volontario ai comuni e hanno ricevuto circa 1.500 risposte: il 70% delle risposte è stato inviato prima della stima del gettito da parte del Mef, quindi, fatta sulla base di una presunzione\”. \”L\’impatto dell\’Imu sulle famiglie italiane è di circa 200 euro. È la media nazionale\”, ha detto Ceriani. \”La banca dati del catasto – ha spiegato il sottosegretario – ci dà quell\’importo. Il 30% non paga per le deduzioni e per i carichi familiari, per il restante la spesa media è 200 euro a famiglia\”. Il sottosegretario ha chiarito poi che \”gran parte della popolazione vive in comuni medio-piccoli e, quindi, le rendite sono basse. Dipende poi dal valore catastale degli immobili. Noi abbiamo basato tutto sulla rendita catastale\”.
Imu, gettito complessivo confermato. Il governo conferma il gettito complessivo di circa 21 miliardi derivanti dal pagamento dell\’Imposta municipale sugli immobili. La notizia di un ammanco di 2,5 miliardi, diffusa attraverso le stime elaborate dall\’Ifel – si legge in un comunicato dell\’ufficio stampa di Palazzo Chigi – sulla base delle previsioni di gettito formulate dai Comuni \”non deve generare allarmismo. Le stime dell\’esecutivo sono basate sui dati relativi a tutti gli immobili censiti negli archivi del Catasto integrando le informazioni relative alle rendite catastali con i dati riportati nelle dichiarazioni dei redditi dei proprietari e con i versamenti ICI trasmessi telematicamente al Dipartimento delle Finanze. Di contro la stima di gettito diffusa dall\’Ifel si basa su dati che una quota minoritaria di Comuni (solo il 15% del totale) ha fornito rispondendo ad un questionario. Non si tratta quindi di un campione rappresentativo\”.
Da Imu 3 mld in più rispetto a Ici. \”L\’Imu, rispetto all\’Ici, dovrebbe dare ai comuni tre miliardi in più – ha spiegato Ceriani -. I comuni lamentano una carenza delle risorse che non è connessa all\’Imu, ma al discorso sui trasferimenti\”. Il sottosegretario ha spiegato che dei 21 miliardi di euro di gettito derivanti dall\’Imu, 9 vanno allo Stato e 12 ai comuni, \”mentre l\’anno scorso dall\’Ici sono arrivati ai comuni nove miliardi\”.
Sindacati in piazza il 2 giugno. Scenderanno in piazza il 2 giugno, festa della Repubblica, per rivendicare la centralità del lavoro e di una politica che ora deve guardare alla crescita. \”Cambiare il fisco, per il lavoro, la crescita e il Welfare\”, recita lo slogan unitario dei sindacati che disegna oltre alla necessità di una \’svolta\’ nella politica economica che affianchi al rigore sui conti pubblici anche lo sviluppo, anche una serie di interventi che già nell\’immediato possano dare ossigeno ai lavoratori dipendenti e ai pensionati: aumento di 400 euro annui pro-capite sulle detrazioni per redditi e pensioni fino a 55 mila euro; abolizione dell\’Imu sulla prima casa non di pregio esclusivamente per chi possiede un solo immobile; varo del decreto attuativo per rendere applicabile il meccansimo di detassazione dei premi di risultato erogati attraverso la contrattazione collettiva aziendale o territoriale. Un menu di interventi da attuare insieme a quella che Cgil, Cisl e Uil si attendono essere una \”svolta epocale\” nella lotta all\’evasione fatta attaverso la riorganizzazione dell\’apparato statale; l\’incrocio tra le banche dati dell\’amministrazione finanziaria, Enti locali e servizi pubblici; modifica del sistema sanzionatorio con una ridefinizione delle soglie penalmente rilevanti; la revisione degli studi di settore. Il tutto per un \”fisco esigente, ma anche semplice e trasparente\”.
Su sito Mef presto circolare con modalità per pagare Imu. Una circolare per chiarire le modalità con cui pagare l\’Imu è in arrivo sul sito del ministero dell\’Economia. Nelle pagine della circolare è indicato tra l\’altro chi deve pagare e quanto, le detrazioni (quella di 200 euro maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore ai 26 anni) e dove effettuare il pagamento, per la prima rata in scadenza il 18 giugno possibile solo in banca con il modello F24. Nella circolare è anche esemplificato come effettuare il calcolo dell\’imposta e \’casi pratici\’ nonché esempi di come va compilato il modello F24.
(18 maggio 2012) © Riproduzione riservata