La coerenza di chi combatte la criminalità.
In questi giorni il mio caro Amico, Pino Masciari, sarà nuovamente chiamato a testimoniare in importanti processi contro la ‘Ndrangheta.
Come sempre lui ci metterà la faccia, nel vero senso della parola – senza se e senza ma – come da tanti anni, troppi anni, sta facendo, senza un minimo di tutela e nessun anonimato; il tutto dopo aver denunciato i boss delle 4 province e senza aver avuto alcun riconoscimento o ringraziamento.
Mi chiedo perché il “Capitano Ultimo”, che ha fatto il proprio lavoro (oggettivamente gli va riconosciuto) oggi colonnello dei carabinieri, uomo che rappresenta le Istituzioni e che assume un ruolo che gli consente di tutelare tutti i cittadini (anche coloro che hanno servito lo Stato come Pino Masciari), si presenta ovunque in pubblico con la propria “maschera”,? quale fiducia può ispirare ai cittadini vittima della criminalità organizzata se colui che dovrebbe difenderli è il primo che si \”nasconde\”?
E’ anche stato nominato assessore della Regione Calabria, importante ruolo politico in una terra devastata dalla ‘Ndrangheta, terra che tuttavia ha bisogno di figure che si manifestano apertamente con coraggio e senza paura, proprio per ingenerare fiducia e speranza.
Il “Capitano Ultimo” ha scelto di essere un carabiniere con i rischi che questo mestiere comporta, mentre all’imprenditore, al commerciante, al semplice cittadino, che subiscono la violenza della ‘Ndrangheta quale possibilità gli viene offerta se non l’ essere scoraggiati a metterci la faccia? con questo esempio, come potrebbero i normali cittadini diventare sentinelle di contrasto contro la criminalità?
Oppure in Calabria dovremmo camminare tutti incappucciati….
Articolo dell\’avv. Roberto Catani