È come se fossimo in un paese del terzo mondo, la gente sparisce in pochi kilometri quadrati e non si sa più nulla. È la lupara bianca, pratica oscena, dove non c’è segno di alcuna umanità, dove si cerca di uccidere anche il ricordo delle persone, evitando alle famiglie di poter avere una tomba su cui piangere e pregare, lasciando solo tanto dolore. Sono i nostri desaparecidos, per lo più giovani, che hanno avuto la sfortuna di vedere o sentire cose che non avrebbero dovuto, aver fatto una scelta sbagliata, un affronto considerato insopportabile da chi, facendo uso del proprio potere, impone agli altri la legge della prepotenza e della prevaricazione. Non ci stancheremo mai di ripeterlo, solo uniti potremo avere la speranza di cambiare le cose.