Pubblichiamo il testo dell\’interrogazione parlamentare a risposta scritta N. 4-02584 presentata alla Camera dall\’On. Antonio Di Pietro il 18 marzo 2009 e indirizzata al Ministero degli Interni seduta di annuncio n.148:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4-02584
Al Ministero dell’Interno
Per sapere – premesso che:
Pino Masciari è un imprenditore edile calabrese testimone di giustizia, sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997 (unitamente alla moglie Marisa Salerno e ai loro due bambini), che non si è piegato al racket, e ha denunciato, facendo arrestare e condannare decine di esponenti di primo piano del sistema \’ndranghetista;
come testimone di giustizia sottoposto a protezione, è stato però protagonista di vicende particolarmente incresciose frutto di comportamenti omissivi tenuti da parte delle istituzioni preposte alla sua protezione, dei quali il più grave è certamente stato la revoca, da parte dello Stato, del programma di protezione, ma anche il mancato reinserimento lavorativo suo e di sua moglie, medico odontoiatra, incongruenze nel fornire le nuove generalità, errori nella gestione della sua sicurezza che lo hanno costretto, alcune volte, a rinunciare a fornire la sua testimonianza;
su tale vicenda è pendente da quasi quattro anni un ricorso di Masciari presso il TAR del Lazio contro le decisioni adottate per sancire la sua fuoriuscita dal programma di protezione;
il 23 gennaio 2009 è stata finalmente depositata dal Tar del Lazio una sentenza (n. 604/2009) in merito alla vicenda e alle denunce di Pino Masciari: dopo 50 mesi dalla presentazione del ricorso e dodici anni di “esilio” del ricorrente testimone di giustizia, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha prodotto quindi una prima risposta per la famiglia Masciari;
si tratta comunque di una sentenza “interlocutoria“: il 23 Aprile è stata infatti convocata un’altra udienza pubblica in merito a nuova documentazione proposta dai Masciari;
la sentenza è però di straordinaria importanza perché innanzitutto riconosce a Pino Masciari il suo valore di testimone di giustizia fondamentale ai fini delle condanne di uomini della criminalità organizzata e del Sistema ad essa colluso; la sentenza riconosce altresì formalmente che il fallimento della ditta di Pino Masciari sia stato causato unicamente dal racket e dalla criminalità organizzata stessa; su questi due punti concorda pienamente anche il Ministero dell’Interno rafforzando le parole che l’ex Procuratore Antimafia Vigna pronunciò anni fa, parlando di Pino Masciari come del “più importante testimone di giustizia italiano”;
il valore della suddetta sentenza del Tar del Lazio è ancor più evidente in quanto fa emergere alcune lacune nel programma di protezione e quindi nella posizione della Commissione Centrale di Protezione ex art.10 della legge n.82 del 1991, avvalorando così tutto ciò che era stato evidenziato nella relazione sui testimoni di giustizia della Commissione Parlamentare Antimafia della scorsa legislatura e constatando come la Commissione Centrale debba essere prima di tutto un organo che accompagni i testimoni di giustizia nel loro percorso di reinserimento, imperniando l’attenzione sull’aspetto umano del Cittadino Testimone;
nel corso di un’audizione presso la Commissione Antimafia nel febbraio 2003, lo stesso Sottosegretario Mantovano sottolineava “il significato simbolico, oltre che oggettivo” di un progetto come il “PON sicurezza”, operativo nel Mezzogiorno, che metteva “a disposizione del testimone una concreta prospettiva di lavoro connesso in modo stretto con quell’ordine pubblico e quella sicurezza per la quale il testimone ha pagato qualche costo”; lo stesso Sottosegretario ricordava poi il caso del sindacalista Gioacchino Basile, la cui denuncia di infiltrazioni mafiose nei cantieri navali aveva portato a significative condanne, e che è uscito dal programma di protezione con un programma di reinserimento, al cui interno si collocava anche la sottoscrizione di un contratto con il PON sicurezza;
cosa ancora più importante, il tribunale amministrativo del Lazio sancisce che in relazione ad un programma di protezione non sia possibile stabilire una scadenza temporale predeterminata, in quanto ciò costituirebbe una contraddizione in termini. Un pericolo esiste o non esiste: è magari possibile stabilire il grado di pericolo, che può variare nel tempo; tuttavia è responsabilità e compito della Commissione Centrale di Protezione verificare l’effettiva condizione di pericolo e le misure necessarie attraverso indagini approfondite ed oggettive, seguite da relazioni dettagliate atte a tutelare senza incertezze o dubbi la sicurezza del Testimone e dei suoi famigliari;
se si decide di passare da un regime di protezione speciale a quello di protezione ordinaria (quello nel quale vive ogni singolo cittadino), saranno la Commissione Centrale e lo stesso Ministero dell’Interno, quindi, a prendersi la responsabilità della valutazione del pericolo del cittadino Masciari e della sua famiglia, del rischio che ne ha determinato la sottoposizione a programma di protezione; in termini concreti, quindi, la Commissione Centrale del Ministero dell’Interno è l’organo responsabile della vita della famiglia Masciari: e questo vale anche per la “vita” intesa come pieno reinserimento sociale, che è “dovuto” al testimone di giustizia;
ad ogni modo, nelle relazioni presentate dal Ministero dell’Interno in merito ai chiarimenti chiesti dal Tar Lazio, persistono atteggiamenti assai poco corretti da parte delle istituzioni nei confronti di chi si è fidato dello Stato denunciando gravissimi episodi legati alla criminalità organizzata che tanto si vuole “estirpare”; nella relazione, infatti, nonostante si dichiari che la Commissione abbia condotto un’istruttoria “ineccepibile, pienamente conforme a legge, pervenendo ad adeguate e appropriate soluzioni”, il Ministero fornisce elementi di puro e arbitrario “giudizio” nei confronti di Pino Masciari; si afferma, tra l’altro, che “le complessive richieste del testimone inducono a ritenere che esse siano frutto di una valutazione più personale, tesa all’obiettivo di mantenere un apparato di uomini e mezzi a propria disposizione, che non di reali ed effettive esigenze di sicurezza”: affermazione che risulta essere molto grave, proprio perché fatta dall’istituzione che ha la responsabilità della vita della famiglia Masciari, e che dovrebbe incentivare le testimonianze delle persone offese dai vari reati commessi dalla criminalïtà organizzata;
– se il Ministro non ritenga opportuno fornire ulteriori chiarimenti con riferimento al trattamento di Pino Masciari e della sua famiglia, anche alla luce di quanto affermato nella recente sentenza del Tar Lazio, e come intende agire in futuro per la tutela e, soprattutto, per il reinserimento del testimone di giustizia calabrese.
Toh, è il 19 marzo.
Toh, è San Giuseppe…Auguri di buon onomastico Pinuzzo!!!
Una porzione di un virtuale tiramisù per te 😀
Ci vediamo presto presto.
Federica d.
WOW!!! Sono troppo contenta per quest’altra interrogazione!!! Forza Pino, come ti ho già detto, qualsiasi cosa tu faccia, mi troverai al tuo fianco, come sempre 😉
Buon onomastico, ti voglio bene 🙂
Tanti auguriiiii paPino !
A presto ,
Michele Ranieri Masciari
Cari,
anche se vi ho appena scritto su facebook, ci tengo lasciarvi la mia orma anche qua.
un augurio sincero da chi vi vuole bene…..mi preparo per la manifestazione a Chieri, dove di certo non mancherà il modo di ricordarvi a tutti i vostri concittadini….
un abbraccioneeeeeeeeeeeee
marta
Ciao Pino TANTI TANTI TANTI AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In questa giornata di ricorrenze (san Giuseppe e festa del papà), tu incarni degnamente la figura di padre. Tu che combatti una lotta strenua e senza tregue per assicurare alla tua famiglia ed ai tuoi figli (ma anche a tutti noi!) un futuro migliore e mondato dalla feccia che vi ha rovinato l’esistenza, sei un’esempio da seguire per chiunque, oggi anche per tutti i padri che troppo spesso danno per scontata una realtà infame e si lasciano abbattere da chi li vuole soggiogare.
Grazie Pino
Ciao Pino auguri di buon onomastico e buona festa de papa!l Un grande abbraccio a te e alla tua famiglia!
A presto
tanti auguri pino
🙂
AUGURI PINO, DI BUON ONOMASTICO E DI BUONA FESTA DEL PAPA’!
CHE TUTTI I PAPA’ POSSANO SEGUIRE IL TUO ESEMPIO.
Un grandissimo abbraccio!!!!!
Riccardo
Ad un grande papà e ad una grande mamma.
Non ho niente da donarvi ma vorrei vedervi sorridere..
> Test di Elasticita’ Mentale
>
>
> Il seguente test, molto breve, e’ composto da 4 domande e rivela se tu
> possa essere definito un “professionista”.
> Scendi con il cursore per le risposte.
>
> Le domande non sono molto difficili.
>
> Domanda 1:
>
> Come fai a mettere una giraffa in un frigo?
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> La risposta giusta e’:
>
> Apri il frigo, metti dentro la giraffa e chiudi il frigo.
>
>
> Questa domanda verifica se tu tendi a fare le cose semplici in maniera
> eccessivamente complessa.
>
>
>
> Domanda 2:
>
> Come metti un elefante in un frigorifero?
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> Risposta errata:
>
> Apri il frigo, metti dentro l’elefante e chiudi il frigo.
>
>
>
> Risposta corretta:
>
> Apri il frigo, togli la giraffa, metti dentro l’elefante e chiudi
> il frigo.
>
>
> Questa domanda verifica la tua abilita’ nel pensare alle conseguenze delle
> tue azioni.
>
>
> Domanda 3.
>
> Il Re Leone sta tenendo una conferenza per gli animali. Sono
> presenti tutti gli animali tranne uno. Quale?
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> Risposta corretta:
>
> L’elefante.
>
> L’elefante e’ nel frigo.
>
>
>
> Questa domanda verifica la tua memoria.
>
>
> Bene, anche se hai risposto sbagliato alle prime tre, ha ancora
una
> possibilita’ di dimostrare le tue capacita’.
>
>
> Domanda 4.
>
> Devi attraversare un fiume. Ma e’ infestato di coccodrilli. Come
> fai?
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> Risposta corretta:
>
> Lo attraversi a nuoto. Tutti i coccodrilli sono alla conferenza
del
> Re Leone.
>
>
>
> Questa domanda verifica se tu impari in fretta dai tuoi errori.
>
>
> Pare che questo test sia partito dalla Andersen Consulting.
>
> Secondo loro, il 90% dei professionisti intervistati ha risposto in
maniera
> errata.
>
> Ma la maggior parte dei bambini dell’asilo hanno risposto correttamente a
> tutte le domande.
>
>
> Andersen Consulting conclude che questo risultato smentisce totalmente la
> teoria secondo la quale la maggior parte dei professionisti ha il cervello
> di un bambino di quattro anni.
Ciao, anche se è un po’ off-topic, faccio tanti tanti auguri a Pino anche io!
PS:
Ehm… io ho risposto correttamete a tutte le domande… non è un buon segno vero? 😉
Pino ciaooooo!!!
Tantissimi auguri di buon onomastico….e naturalmente….buona festa del papà
Ti aspettiamo in Sicilia a braccia aperte!!
auguroni pino…per l’onomastico e per la festa del papà…con tutto l’affetto di amica, sostenitrice e perchè no anche di figlia…(saranno le stesse origini mah…)
Angela
Augurissimi per l’onomastico e soprattutto come papà!
Ciao Pino, tanti auguri, sei un’esempio per tutti i papà d’Italia!!!
Vi abbraccio tutti, Roberto.
L’interrogazione (l’ennesima!) relativa alla situazione attuale dei Masciari è precisa e puntuale, mi complimento vivamente con l’ufficio di Di Pietro.
E’ un testo che è molto utile anche per tutti noi, per fare il punto. Per questo invito tutti gli amici a leggerla a fondo e commentarne i punti, che così bene evidenziano l’ulteriore assurdità della situazione nella quale si trova un Cittadino che compie il suo dovere, Vince un ricorso al tar e continua nonostante questo a vivere segregato e senza certezze!
Che cavolo deve ancora fare Pino per ottenere il diritto alla vita!!!???
Altro che aborto e eutanasia!
E ai cittadini vivi chi ci pensa??
La sintesi dell’interrogazione è ottima e utile per chi vuol seguire la storia di Pino. Bene!
Attendiamo la risposta: la speranza è che il ministero cambi l’attuale atteggiamento rispondendo non con scuse insussistenti ma con fatti veri e coerenti con le leggi vigenti e la sentenza del TAR.
Finora si sono visti solo maldestri tentativi di nascondere la polvere sotto il tappeto e oramai si vede debordare da tutte le parti. Un Paese di tappeti volanti tanto si sono alzati da terra!
Ma la speranza non basta e ognuno di noi deve appoggiare la battaglia civile che Pino e Marisa portano avanti da anni, da soli, sulla loro pelle.
A rileggere la storia di Pino, e momenti come quelli delle interrogazioni aiutano a riordinare i passaggi della storia, mi martella il pensiero orribile che per certe persone del ministero i cittadini che denunciano sono cittadini usa-e-getta.
E questo pensiero catastrofico mi schifa e non lo posso accettare. Ma mancano fatti a smentire questo atteggiamento presuntuoso.
Purtroppo bisogna assurgere la storia di Pino e Marisa a simbolo per capire che potrebbe essere la storia di ognuno di noi e sperare che questo smuova più facilmente la coscienza di quante più persone possibili.
“Purtroppo”… perchè trasformare gli amici in simboli è avvilente. Ma almeno sono amici e/o simboli VIVI.
Ciao Pino sono molto felice che le voci si levino sempre di più!!! e sono molto felice che l’On.Antonio Di Pietro si sia fatto sentire in forma ufficiale!
Un abbraccio a te e a tutta la famiglia!!!
…per gli auguri sono in ritardo, ma: davvero di cuore!!!!
Io credo che tutti gli Italiani onesti che hanno a cuore la vita democratica di questo paese (ormai in balia della criminalità organizzata) deve difendere l’operato di Pino e aiutarlo nella sua battaglia- Oramai oserei dire che in Italia bisogna dar vita ad un nuovo risorgimento contro i nuovi invasori che sono la CRIMINALITA’ organizzata e la POLITICA corrotta e sprecona e contro la gestione della informazione ( che è diventata disinformazione e mistifica la verità).