Presentata il 23 ottobre 2008 alla Camera

\"\"Viene nuovamente messo in risalto l\’incredibile situazione in cui Pino Masciari si trova, senza scorta e senza alcuna sicurezza per sè e per i suoi famigliari. L\’interrogazione é indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell\’Interno ed al Ministro della Giustizia. Assisteremo nuovamente ad un preoccupante silenzio da parte del Governo? 

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01417

Dati di presentazione dell\’atto

Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 71 del 23/10/2008

Firmatari

Primo firmatario: LARATTA FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/10/2008

Destinatari

Ministero destinatario:

  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL\’INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/10/2008

Atto Camerapresentata da

FRANCESCO LARATTA
giovedì 23 ottobre 2008, seduta n.071

Interrogazione a risposta scritta 4-01417

LARATTA. –
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell\’interno, al Ministro della giustizia.
– Per sapere – premesso che:

Pino Masciari è un imprenditore edile calabrese sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997 (unitamente alla moglie Marisa Salerno e ai loro due bambini), perché non si è piegato al racket, che ha denunciato, facendo arrestare e condannare decine di appartenenti al sistema \’ndranghetista;

i giudici della Direzione distrettuale antimafia che accolsero le sue denunce, valutando la vastità dei suoi racconti e dei personaggi accusati, personaggi del mondo politico, amministrativo e mafioso, e, considerato il grave ed imminente pericolo di vita cui erano esposti lui e la sua famiglia quale conseguenza delle sue denunce, gli prospettarono l\’assoluta necessità di allontanarsi con la famiglia dalla sua regione e di avvalersi della tutela del Servizio centrale di protezione, lasciando così famiglia, amici, lavoro, ruolo sociale con le gravi ripercussioni che anche la moglie e i due figli, che hanno condiviso sempre con lui tali scelte, hanno subito;

in questi undici lunghi anni di attesa e di fiducia nelle istituzioni, molti sono stati i comportamenti omissivi tenuti dalle istituzioni preposte alla sua protezione, dei quali il più grave è stato certamente il provvedimento di revoca da parte dello Stato del programma di protezione (successivamente ripristinato), ma anche il mancato reinserimento lavorativo suo e della moglie, incongruenze nel fornire nuove generalità, errori nella gestione della sua sicurezza che lo hanno costretto, alcune volte, a rinunciare a fornire la sua testimonianza, come risulta alla stessa Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare;

su tale vicenda è pendente da più di tre anni, presso il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, un ricorso di Masciari contro le decisioni adottate per sancire la sua fuoriuscita dal programma di protezione;

il Primo Comitato della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare nella XV Legislatura ha svolto un\’attività d\’inchiesta sui testimoni di giustizia e si è fatto promotore di una relazione, approvata all\’unanimità, con la quale, dopo aver elencato le problematiche e gli aspetti critici che sono stati rappresentati con maggiore frequenza dai vari testimoni di giustizia auditi, ha proposto al Parlamento una riforma del sistema;

di recente sono stati forniti attraverso un\’agenzia di stampa i dati e le proposte economiche che riguardano la famiglia Masciari e che violano di fatto un comportamento di riservatezza che ha sempre contraddistinto la gestione dei testimoni e che fanno apparire le richieste legittime del Masciari sproporzionate, mentre il Governo sa bene che la famiglia Masciari ha abbandonato un\’attività economica ingente e che la legge impone il ripristino del tenore di vita e della sua attività imprenditoriale;

tra i principali punti di criticità evidenziati sono apparsi prioritari le difficoltà riscontrate nel reinserimento nel contesto socio-lavorativo, l\’inadeguatezza delle misure di protezione, le difficoltà nell\’accesso alle agevolazioni bancarie, l\’impossibilità di fare stabile affidamento sull\’ausilio di professionisti, di tecnici, ovvero di veri e propri consulenti e, quindi, le condizioni di isolamento nelle quali vengono a ritrovarsi pressoché la maggior parte dei testimoni di giustizia ed i loro familiari -:

se il Governo non ritenga necessario assumere le opportune iniziative affinché la situazione personale del Masciari e della sua famiglia siano garantite sia sotto il profilo del reinserimento che sotto il profilo della sicurezza;

se il Governo non consideri necessaria ed urgente un\’effettiva attivazione dei settori preposti alla protezione del Masciari e degli altri testimoni che hanno scelto di stare dalla parte della giustizia e rischiano ogni giorno la vita per denunciare la criminalità organizzata;

quali urgenti iniziative, anche di carattere normativo, intenda attuare per garantire tutti i testimoni di giustizia ed incentivare le testimonianze delle persone offese dai vari reati commessi dalla criminalità organizzata secondo gli indirizzi forniti nella relazione della Commissione parlamentare antimafia approvata all\’unanimità.(4-01417)

Stato iter:

IN CORSO

Una risposta

  1. Indiano1983 ha detto:

    Grazie anche all’on. Laratta..

    Avanti cosi. Con fiducia e speranza.

    Indiano

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