Il Terzo Circolo Didattico dello Scalo di Corigliano Calabro mette in scena “Io Non Pago”, dedicato all’esempio di vita dell’imprenditore calabrese Pino Masciari, che ha denunciato le estorsioni della Ndrangheta e che per questo vive oggi da nemico della malavita locale e finanche, a volte, di una parte dello Stato periferico.
I bambini del Terzo Circolo emozionano la platea del Centro d’Eccellenza con una rappresentazione viva e vibrante.
Grande merito va alle insegnanti delle classi in questione, capitanate da Titti Romio, e anche alla voce fuori campo di Pasquale Aversente, da sempre impegnato nei grandi eventi teatrali dell’Area Urbana.
Soddisfatta il Dirigente Scolastico Susanna Capalbo e finanche l’ospite d’onore, ovvero lo stesso Pino Masciari: che però non fa mancare il sale alla serata, bacchettando con durezza le Autorità regionali. Anche stavolta assenti…
Corigliano: si Parla di ‘Ndrangheta e la Politica marca visita!
di Emilio V. Panio
“Dove sono le Istituzioni? Le cosiddette Autorità hanno sempre da fare quando si parla davvero di Legalità?”. Tutti in piedi. La platea del Centro d’Eccellenza si scioglie in un applauso convinto. La società civile è qui e sente le parole che da troppo tempo le esplodono, silenziose, nella pancia.
Chi punta il dito per tutti è Pino Masciari. È a Corigliano per chiudere la giornata “Io non pago” voluta dal Terzo Circolo Didattico. Si parla di regole e di Ndrangheta e, in programma, ci sarebbero pure gli interventi di alcuni nomi eccellenti della Politica calabrese, a cominciare dall’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri. Che però non c’è. Come altri “onorevoli”, tutti assenti “all’utimo momento”.
“Qui devono venire, tra questi ragazzi. Questi sono i veri impegni, qui c’è la gente onesta”. Masciari è una furia. Stringe il pugno verso il cielo e va fino in fondo. Gli spettatori trattengono il respiro e poi scattano tutti in piedi: ma quale Comune in mano ai mafiosi? Esiste una Corigliano onesta e, anche stasera, si sente tradita.
Pochi minuti prima si è concluso lo spettacolo teatrale degli alunni del Terzo Circolo. Si è messa in scena la vicenda umana dello stesso Pino Masciari, un imprenditore calabrese capace di urlare “No” alla logica della connivenza Ndrangheta-impresa. Masciari ha denunciato le cosche. Masciari ha accusato pure quelle anime scure dello Stato che fanno comunella con il malaffare. Per questo ora vive sotto protezione e lontano dalla sua Calabria. Per questo, proprio in Calabria, ha tantj nemici.
Ma non qui, stasera. I ragazzi del Terzo Circolo lo gridano a cuore aperto: “Noi siamo amici di Pino Masciari”. E lui si emoziona. Sale sul palco e guarda la platea: in prima fila ci stanno delle poltrone vuote, le uniche. Erano destinate alle “Autorità”. “Dove sono?”, denuncia Masciari. E qualcuno, in fondo, si spaventa e lascia la platea.
I più no, stavolta ci sono e ci restano. E non sono soltanto i genitori dei piccoli attori. Ci sono anche delle rappresentanze politiche locali, per quanto defilate. C’è qualcuno dei Movimenti e delle Associazioni. Manca invece la Chiesa ed è un’assenza grave: l’ennesima nella lunga lotta anti-mafia di questa città. Manca il mondo dell’impresa, manca il mondo sindacale
“Dove sono?”. Masciari lo urla ed è un atto d’accusa che pesa, deve pesare. Poi, ha parole di ottimismo per chi è in sala, per i bambini. “Per loro, per i nostri figli, dobbiamo ancora crederci in una Calabria migliore”. Ancora applausi, ancora tutti in piedi. Ecco la Corigliano degli Onesti, esiste eccome. Anonima, rabbiosa, delusa. Masciari la stana e la spinge a farsi sentire: “Ci vuole coraggio, la paura non ci salverà”.
Si può fare. Purché tutto non muoia nell’applauso dedicato a Masciari. Il Silenzio rassegnato di sempre non continui a soffocare il sorriso dei bambini di questa città. Mai più.