Come si fa a far ripartire il motore Italia? Il lavoro che manca è allarme nazionale, i numeri negativi sono in aumento, bisogna fare in modo che l\’economia venga incentivata. Lo Stato deve pagare subito i debiti verso i creditori per poter riaccendere un circuito spento, dare finanziamenti a piccole e medie imprese e a chi è in grado di far entrare nel mondo del lavoro i giovani e i disoccupati.
Senza lavoro si è soli, deboli, si perde la dignità, ci si sente nessuno. Lo Stato deve far si che la cultura del lavoro venga alimentata, contribuire a creare posti di lavoro non a distruggerli, nello stesso tempo deve mettere in moto l\’assistenza per sostenere le famiglie che non hanno nulla,e garantire loro almeno il minimo vitale. Se non sarà così a breve, la criminalità raggiungerà punte mai viste, col rischio di esplodere e causare danni peggiori. Se da un lato dobbiamo recuperare con forza la centralità del lavoro, che l’economia della finanza di questi anni ci ha fatto perdere, dall’ altro l’assistenza deve assumere sempre più i contorni di una solidarietà condivisa. Non possiamo permettere che continui la scia dei suicidi e omicidi per mancanza di lavoro.Un popolo in ginocchio si ribella. Ricordiamo, sempre, il primo emendamento della nostra Costituzione.