…Perchè finchè c\’è solo qualche miliardo di euro sottratti all\’economia legale, racket, silenzio, sopraffazione ma non il sangue va tutto bene.
Va bene al mondo politico, che non trova nella lotta alla mafia la priorità per il Paese intero e con tristezza si constata la collusione di alcuni esponenti della Gestione Pubblica con la criminalità organizzata. E con amarezza non si vede espellere dai partiti gli amici degli amici.
Va bene a Confindustria che "bisogna lavorare" senza guardare in faccia nessuno. Poi correggono il tiro e con un po\’ di confusione cacciano gli imprenditori associati che non denunciano il pizzo ma, pure lei, non chi con la mafia è colluso e in affari. Poi sparano in faccia a un imprenditore e allora arriva l\’indignazione. (1)(2)
Serve proprio il sangue in quest\’Italia. Chissà se è dentro il nostro DNA oramai, cresciuti ad adorare il Figlio di Dio da morto, mentre in vita venne combattuto e crocifisso dai Romani. Solo che poi Lui è risorto.
Ma gli uomini?
Si manifesta per la memoria degli ammazzati. Bene.
Ma muoversi e agire per evitare che si arrivi al sangue e al dolore? Dare segnali inequivocabili di voler combattere le mafie, a partire dalla politica fino ai piccoli gesti quotidiani di ognuno, invece di nascondersi dietro i "lo fanno tutti e se non lo faccio io sono fuori". Così non si va più avanti… o è evidente solo ai nostri occhi?
Per questo ripetiamo ogni giorno, nei commenti, nelle iniziative, la voglia di vedere i Masciari in una situazione di sicurezza, giustizia e con una prospettiva futura.
NOTE
1 – Appello dei Giovani Imprenditori della Calabria
2 – "Confindustria \’E\’ questo il tributo che devono pagare gli imprenditori?\’" (Gazzetta del 27 marzo 2008)