Per anni San Marino ha fatto \’da collante per la criminalità organizzata\’ perche\’ per anni non c\’e\’ stato alcun controllo sul denaro in entrata\’. Lo ha detto il procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli. A conferma di queste dichiarazioni arrivano i dati del commissario della legge della Repubblica di San Marino, Rita Vannucci, secondo cui negli ultimi due anni sono stati sequestrati oltre 10 milioni di euro al Titano nell\’ambito di indagini per riciclaggio di denaro sporco.
Riportiamo uno stralcio dell\’intervento del Commissario della Legge, dr.ssa Rita Vannucci:
Con un articolato, ma lucido intervento, che bisognerebbe subito consegnare al governo come traccia sulla quale muoversi nell’immediato futuro, il Commissario della Legge non usa mezzi termini: “ Solo ora sta nascendo la consapevolezza della lotta alla criminalità. Ciò significa che qualcosa sta cambiando, due anni fa chi parlava di queste cose era considerato un Ufo (Nel 2008 Tribuna Sanmarinese si è presa anche un richiamo dall’autorità di vigilanza, ndr). Per San Marino il filo che la lega alla criminalità è il riciclaggio e questo fenomeno ha fornito risorse e irrobustito l’economia, inquinandola. Ha prodotto gravi distorsioni e può portare effetti devastanti nel tessuto sociale fino a mettere a repentaglio la democrazia. Il fenomeno con la globalizzazione agisce sulle disomogeneità legislative e sulle difficoltà di controllo delle polizie locali. La vulnerabilità di San Marino emerge in tutta la sua portata. Fino al luglio 2008 la normativa era pressoché inesistente e solo l’incalzare degli organi internazionali l’ha implementata rendendola oggi una buona base. L’adeguata verifica e la sua applicazione non burocratica ma sostanziale è lo strumento per combattere il riciclaggio, ma occorre che siano i soggetti che muovono il denaro a farla per primi e oggi molto spesso le cose sono solo formali. Capitali importanti sono transitati a San Marino, denaro frutto del traffico di stupefacenti, di truffe, è ora di fare un passo in più, anzi di cominciare a farne. Direttamente gli operatori, gli uffici, ma anche la politica che deve aprire allo scambio di informazioni automatico e incentivare la formazione. La criminalità organizzata ha attaccato i nostri confini e avremo bisogno dell’aiuto anche di chi è più esperto di noi per combatterla ed estirparla.
Nell\’ambito delle indagini per riciclaggio di denaro sporco sono oltre dieci i milioni di euro sequestrati dalla magistratura a San Marino. Il dato, che riguarda il periodo dal 2009 al 2011, è stato reso noto al commissionario della legge della Repubblica di San Marino, Rita Vannucci, che si occupa prevalentemente di rogatorie per reati di riciclaggio. \”Negli ultimi dieci anni San Marino ha goduto di un\’economia gonfiata\”, ha detto il magistrato intervenendo all\’incontro-dibattito sulla mafia organizzato da Sinistra Unita. \”Negli ultimi 2 anni si sono avuti risultati nella lotta al riciclaggio\”, ha spiegato la Vannucci che ha raccontato come in anni precedenti, \”di fronte ad un notevole sviluppo del settore bancario la struttura normativa fino al 2008 era pressoché inesistente. San Marino però incalzata dagli organismi internazionali che hanno imposto misure per controllare il denaro, dal 2008 al 2010, ha sgretolato parzialmente il segreto bancario e si è dato più spessore alle norme sull’adeguata verifica\”.
Qualcosa è cambiato, ha spiegato la Vannucci: \”Negli ultimi 3 anni si sono avute diverse segnalazioni dall’Aif e solo negli ultimi mesi sono state emesse 3 ordinanze di rinvio a giudizio. Una relativa ad un malavitoso, in carcere all’estero per spaccio di stupefacenti, i cui familiari avevano ottenuto un mandato fiduciario per trasferire 1 milione di euro sul Titano. Le altre 2 riguardanti casalinghe che avevano aperto conti dove erano confluite somme ingenti, provento di attività illecite\”.
Insomma, la mafia si può combattere ma la strada maestra, secondo la Vannucci, è quella dei sequestri dei patrimoni. \”Nel 2008 non erano state effettuate confische – ha spiegato – nel 2009 abbiamo sequestrato 1 milione di euro, nel 2010 6 milioni e mezzo per effetto di rogatorie e 2 milioni e 180 mila per indagini interne. Nei primi mesi del 2011, siamo già a confische per rogatorie pari a 826 mila euro e a 1 milione e mezzo per indagini interne\”.
tratto da Il Resto del Carlino e La Tribuna Sammarinese
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