La Calabria si conferma la regione con il più alto tasso di povertà minorile. Il 15% dei giovani ha abbandonato precocemente gli studi. Di Lieto: «Il governatore Oliverio si impegni per fermare questa deriva»
«Semplicemente “deprimenti” sono i dati sulla povertà in Italia. Negli ultimi dieci anni le persone a rischio povertà o esclusione sociale ha subito una crescita abnorme. Rispetto a 10 anni fa, infatti, aumentano i cittadini a rischio povertà e la Calabria si conferma la regione con il più alto tasso di povertà minorile. Un primato davvero non invidiabile». È quanto si legge in una nota diffusa dal Codacons Calabria.
«Quasi un bambino su due (il 47%) – prosegue – vive sotto la soglia della povertà relativa e, soprattutto per questo motivo, rimane preoccupante il rischio di dispersione scolastica. Nella nostra regione oltre il 15% dei giovani ha lasciato precocemente le aule scolastiche. La crisi economica si ripercuote sulla motivazione delle famiglie e degli studenti e così sono sempre tantissimi i giovani che ogni anno abbandonano le aule per cercare di guadagnare qualcosa, con il concreto rischio di finire nella rete della criminalità organizzata. La prima vera “industria” calabrese, capace di dare lavoro, un lavoro “sporco”, un lavoro che uccide la nostra terra».
«La ‘ndrangheta si combatte togliendole, oltre al consenso – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons –, anche le braccia da assoldare. Quel 15% dei ragazzi che lascia la scuola, infatti, ha buone possibilità essere arruolato, quale spacciatore o esattore, tra le fila della criminalità».
In questo senso il Codacons legge l’incremento dei procedimenti nei confronti dei minori e, soprattutto, quella che appare una vera e propria “escalation” delle attività criminali commesse da minori, atteso che vengono loro contestati reati sempre più gravi.
«Il fenomeno dell’abbandono scolastico e il contrasto alla povertà, sempre più dilagante – è scritto ancora –, rappresentano le principali e più urgenti sfide che siamo chiamati ad affrontare».
Per questa ragione il Codacons chiede al governatore Oliverio «un impegno straordinario per contrastare questa preoccupante deriva. La Regione ha, infatti, la funzione fondamentale di elaborare il piano degli interventi e dei servizi sociali, onde integrare le politiche socio-sanitarie, dell’istruzione, della formazione, del lavoro. Altrimenti l’abbandono scolastico finirà per costituire un aiuto alla ‘ndrangheta».