Ecco il testo della lettera appello del Presidio Permanente Pino Masciari Calabria E del Presidio Permanente Pino Masciari Università della Calabria. La lettera è stata spedita alle Istituzioni ed al Capo dello Stato, per segnalare la situazione di perenne instabilità ed incertezza in cui versano Pino e la sua famiglia.
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PRESIDIO PERMANENTE PINO MASCIARI CALABRIA
PRESIDIO PERMANENTE PINO MASCIARI UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA
Lo Stato non da garanzia di vita! La Calabria muore lentamente nel silenzio del Paese. Non c’è giorno che passi senza che la cronaca non restituisca alla nostra coscienza una continua e impressionante serie di intimidazioni, attentati, tentativi estorsivi a danno di cittadini e istituzioni. Gli ultimi in ordine temporale sono quelli subiti dalla Comunità di Progetto Sud, guidata da Don Panizza, e dal Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, a cui esprimiamo solidarietà e vicinanza. La Calabria è ormai soltanto terra di emergenze: lavoro, dissesto idrogeologico, sicurezza. La parola speranza rischia di avere un retrogusto amaro nel pronunciarla con convinzione: pur tuttavia per fare antimafia non si può non sperare. Ma esiste ancora la possibilità concreta che tale parola diventi processo reale e storico di cambiamento? Oppure è imprigionata in una tragica aporia dalla quale non può più uscire? Se pensiamo alla storia di Pino Masciari ci rendiamo conto delle gravi difficoltà cui vanno incontro tutti coloro che scelgono di battersi per la Giustizia: solitudine, isolamento, rischio. Pino è un imprenditore disoccupato: la mafia ha “mangiato” le sue imprese. Pino non può tornare a vivere in Calabria: troppo pericolosa per via delle possibili vendette dei clan mafiosi, da lui denunciati. Se ci dovesse mettere piede, a suo rischio e pericolo. La famiglia è totalmente priva di difesa. Lui “protetto” o da un autista oppure da un servizio minimale di sicurezza: noi testimoni oculari della sua situazione allorquando scegliemmo di invitarlo all’Università della Calabria per tenere un ciclo di Seminari sulla Giustizia. Forse è il messaggio che alcuni settori dello Stato vogliono indirizzare ai clan? Colpite pure, tanto è un bersaglio facile. Pino Masciari è l’icona di una grande, terribile, contraddizione nazionale: denunciare non paga, perché lo Stato lascia soli. Non vale la pena percorrere la strada della Giustizia. Tutto questo è inaccettabile, intollerabile, indegno di un Paese civile e moderno. Fino a quando Pino Masciari non potrà tornare a lavorare onestamente come faceva prima nella sua terra, la Calabria non conoscerà riscatto, perché non scioglierà linguaggi e simbolistiche del Potere troppo ambigue e contigue alla sfera mafiosa e alle sue pratiche educative e sociali. Lo Stato non può dichiarare in modo così esplicito che in alcune aree del Paese non è possibile lavorare senza pagare il pizzo alla mafia. Che razza di democrazia è la nostra? Noi però non ci arrenderemo. Come Pino, continueremo a credere nella possibilità del cambiamento. Con Lui continueremo ad organizzare il coraggio. Noi non siamo disposti, come Pino Masciari, a piegare la nostra schiena davanti ai padrini delle cosche e alla complicità con esse di settori dello Stato.
Firmato:
PRESIDIO PERMANENTE PINO MASCIARI CALABRIA
PRESIDIO PERMANENTE PINO MASCIARI UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA