Ho letto che il sindaco di Agrigento ha emesso un’ordinanza con la quale vieta la vendita di gadget che richiamano la mafia. È chiaro che non è un’iniziativa sufficiente a contrastare la criminalità organizzata colpendola nel vivo dei suoi interessi. Le azioni di contrasto, davvero efficaci, sono altre e devono mirare a rompere l’omertà, a ostacolare l’infiltrazione nella pubblica amministrazione e in tutti quei settori in cui la mafia fa prosperare i propri affari. Ma credo comunque che un segnale culturale, che in qualche modo censuri tutto ciò che fa l’occhiolino alla mafia, serva a non rendere “simpatico” ciò che non lo è affatto. Non si può scherzare e far passare goliardicamente l’idea che il sud, la Sicilia, la Calabria, siano rappresentati da pupazzetti con la coppola. È giusto vietare la diffusione di questo fenomeno. Le rivoluzioni devono avvenire anche e soprattutto attraverso l’educazione e questo potrebbe esserne un esempio concreto.  

https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/228-cosa-nostra/101607-agrigento-stop-alla-vendita-di-gadget-a-tema-mafia-patronaggio-lodevole-ma-non-basta.html