Dieci kalashnikov, due mitragliette, cinque pistole con il numero di matricola punzonato e le relative munizioni. E\’ stato scoperto, sulle strade di Rizziconi durante un normale controllo, un vero e proprio arsenale da guerra. Quanto basta per fare a pezzi le corazze delle macchine blindate, di sventrare le lamiere. Gli investigatori calabresi sanno che la \’ndrangheta è pronta a colpire ed ora hanno in mano la prova più concreta: le armi. Tra San Ferdinando, Rizziconi, Gioia Tauro e Rosarno non ci sono guerre di mafia in corso, i vari clan vivono in una pax ormai definita. Ma nel corso degli ultimi anni centinaia sono stati gli arresti, i sequestri di beni, i secoli di carcere inferti ai grandi boss. Il procuratore di Reggio Calabria Cafiero De Raho e il procuratore nazionale antimafia Roberti sono in grande allarme e hanno indetto una riunione proprio per domani.
\”In Calabria si sta muovendo qualcosa di oscuro – dichiara l\’imprenditore e Testimone di Giustizia Pino Masciari – sono veramente preoccupato per la vita dei magistrati e delle forze dell\’ordine che ogni giorno combattono per contrastare la \’ndrangheta. Negli ultimi anni sono stati inferti numerosi colpi alla \’ndrangheta, colpi che indubbiamente l\’hanno indebolita. Tutto fa pensare che queste armi siano state programmate per \”spaventare\” qualcuno o per \”cucirgli\” la bocca. E\’ lo stile \’ndranghetista. La \’ndrangheta si sente braccata e come un animale, sentendosi in trappola, reagisce. Già le intimidazioni negli ultimi periodi sono aumentate. E\’ necessaria la giusta attenzione da parte dello stato. Da soli non ce la possiamo fare. Non bisogna sottovalutare l\’evento. E soprattutto non bisogna lasciare solo chi ogni giorno lavora per contrastare la \’ndrangheta per poter un giorno annunciare che \”l\’incubo\” è svanito. Non lasciamoli soli.\”
Fonte: http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/cronache/724135/La–ndrangheta-pronta-a-un.html
Cari Pino e Marisa o appena finito di leggere il vostro libro. Grazie x il regalo incommensurabile che avete deciso di fare a tutti i cittadini italiani ormai quasi assuefatti all’ illegalità.io insegno a Caselette to. Dove ho potuto vedere l’intervento e lo spettacolo di pino. Spesso anche se insegno musica apro il dialogo con i miei ragazzi su argomenti come mafia illegalità ma soprattutto partecipazione compatta alla lotta.
Cento passi in onore di Peppino impastato è la nostra canzone preferita. Un abbraccio a tutto il fantastico gruppo del blog. Daniela Bisceglia